Il 10 dicembre 1948, a Parigi, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
Una storia lunga 70 anni che oggi più che mai ha necessità di essere affermata, portata come bandiera e protetta, come si proteggono le cose fragili e preziose.
"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza." (Art.1)
La Carta, scritta a cento mani, intendeva porre un argine agli orrori vissuti da un'Europa distrutta dalle ferite della Seconda Guerra Mondiale e terrorizzata dall'orrore dell'Olocausto, ricordi ben vividi negli occhi di chi si era salvato. Il mondo aveva vissuto la pagina più buia della propria storia, milioni di persone morte nelle città, nei campi di sterminio, sui campi di battaglia: bombardamenti, fame e, infine l'atomica, il fuoco che distrugge la vita presente e futura.
Neppure l’esperienza aiuta l’uomo, nel Mondo i conflitti e le tragedie per le popolazioni civili, non sono terminate anzi gli episodi di violenza sono molto più cruenti e sistematici e si consumano sulle sponde del Mediterraneo, in Siria o a sudest nello Yemen. Ma quelle guerre non riscuotono più alcun interesse mediatico.
Oltre ai conflitti, a minare la piena attuazione della Dichiarazione sono i movimenti reazionari, xenofobi, sovranisti, il cui vento in questi ultimi anni soffia con una rinnovata quanto pericolosa forza.
La Dichiarazione dei diritti umani rimane un baluardo dell’umanità intera e celebrarne il 70° anniversario è doveroso, ma la sua attuazione rimane purtroppo ancora lontana dal compiersi.
Molti diritti umani fondamentali continuano ad essere calpestati e alcune delle più importanti conquiste dell’umanità degli ultimi settant’anni rischiano di essere cancellate: l’universalità dei diritti umani, il diritto alla dignità, il principio di uguaglianza e di giustizia, la stessa democrazia e le sue istituzioni fondamentali.
Il 10 dicembre è un giorno in cui tutti possiamo riprendere in mano la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, rileggerla, dare voce ai diritti umani, rilanciare l’Agenda Politica dei diritti umani, dedicare un pensiero e un gesto a tutte le bambine e i bambini, le donne e gli uomini che vivono senza diritti, in condizioni di miseria, di abbandono, sotto le bombe o le sevizie degli aguzzini.
Senza dimenticare i difensori dei diritti umani perseguitati, torturati e uccisi ponendoci dalla loro parte e
Se lo faremo in tanti, assieme, mettendo da parte tutto il resto, riscopriremo quanto forte sia il potere che è ancora nelle nostre mani: il futuro - di tutti- insieme
Comunicato stampa
Sinistra Socialista Democratica
Una storia lunga 70 anni che oggi più che mai ha necessità di essere affermata, portata come bandiera e protetta, come si proteggono le cose fragili e preziose.
"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza." (Art.1)
La Carta, scritta a cento mani, intendeva porre un argine agli orrori vissuti da un'Europa distrutta dalle ferite della Seconda Guerra Mondiale e terrorizzata dall'orrore dell'Olocausto, ricordi ben vividi negli occhi di chi si era salvato. Il mondo aveva vissuto la pagina più buia della propria storia, milioni di persone morte nelle città, nei campi di sterminio, sui campi di battaglia: bombardamenti, fame e, infine l'atomica, il fuoco che distrugge la vita presente e futura.
Neppure l’esperienza aiuta l’uomo, nel Mondo i conflitti e le tragedie per le popolazioni civili, non sono terminate anzi gli episodi di violenza sono molto più cruenti e sistematici e si consumano sulle sponde del Mediterraneo, in Siria o a sudest nello Yemen. Ma quelle guerre non riscuotono più alcun interesse mediatico.
Oltre ai conflitti, a minare la piena attuazione della Dichiarazione sono i movimenti reazionari, xenofobi, sovranisti, il cui vento in questi ultimi anni soffia con una rinnovata quanto pericolosa forza.
La Dichiarazione dei diritti umani rimane un baluardo dell’umanità intera e celebrarne il 70° anniversario è doveroso, ma la sua attuazione rimane purtroppo ancora lontana dal compiersi.
Molti diritti umani fondamentali continuano ad essere calpestati e alcune delle più importanti conquiste dell’umanità degli ultimi settant’anni rischiano di essere cancellate: l’universalità dei diritti umani, il diritto alla dignità, il principio di uguaglianza e di giustizia, la stessa democrazia e le sue istituzioni fondamentali.
Il 10 dicembre è un giorno in cui tutti possiamo riprendere in mano la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, rileggerla, dare voce ai diritti umani, rilanciare l’Agenda Politica dei diritti umani, dedicare un pensiero e un gesto a tutte le bambine e i bambini, le donne e gli uomini che vivono senza diritti, in condizioni di miseria, di abbandono, sotto le bombe o le sevizie degli aguzzini.
Senza dimenticare i difensori dei diritti umani perseguitati, torturati e uccisi ponendoci dalla loro parte e
Se lo faremo in tanti, assieme, mettendo da parte tutto il resto, riscopriremo quanto forte sia il potere che è ancora nelle nostre mani: il futuro - di tutti- insieme
Comunicato stampa
Sinistra Socialista Democratica
Riproduzione riservata ©