Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in un punto stampa assieme al capo della Protezione civile Angelo Borrelli, annuncia che il premier Giuseppe Conte ha confermato la proclamazione del lutto nazionale per la tragedia di Genova. Intanto Toti ha avanzato la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, per un ammontare di 5 milioni di euro di interventi urgenti. "Ci attendiamo una risposta a brevissimo dal dipartimento della presidenza del Consiglio", ha sottolineato il governatore.
Il presidente Toti parla subito della ricostruzione: "Adesso serve un rapido intervento per far vedere che le istituzioni ci sono, ora e in futuro. Non dobbiamo impantanarci nella classica burocrazia italiana dove nell'emergenza tutto funziona e poi dopo tutto resta fermo per anni". "È necessario rimuovere subito le macerie - ha aggiunto - e attivare la viabilità secondaria per il porto e per la città prima di procedere ad una rapida ricostruzione. Ho suggerito la figura di un commissario straordinario per l'emergenza, ma si possono trovare anche altre vie". Per quanto riguarda la Gronda "non è in discussione - ha detto Toti - e andava fatta ieri e va fatta oggi dopo la tragedia".
Mentre il sindaco di Genova Marco Bucci afferma di avere forti dubbi sul mantenimento delle case site sotto il ponte Morandi: “Avremo cura degli sfollati (che sono 632, NdR)– ha dichiarato - è la nostra priorità numero uno. Ai cittadini sarà data una casa nuova". Ora bisognerà riorganizzare la viabilità perché “quel ponte era estremamente importante per l'asse est-ovest”. Viene poi annunciato l'implementazione del servizio di trasporto pubblico, con più bus e più treni, aggiungendo che “il trasporto in alcuni punti sarà gratuito".
fm
Il presidente Toti parla subito della ricostruzione: "Adesso serve un rapido intervento per far vedere che le istituzioni ci sono, ora e in futuro. Non dobbiamo impantanarci nella classica burocrazia italiana dove nell'emergenza tutto funziona e poi dopo tutto resta fermo per anni". "È necessario rimuovere subito le macerie - ha aggiunto - e attivare la viabilità secondaria per il porto e per la città prima di procedere ad una rapida ricostruzione. Ho suggerito la figura di un commissario straordinario per l'emergenza, ma si possono trovare anche altre vie". Per quanto riguarda la Gronda "non è in discussione - ha detto Toti - e andava fatta ieri e va fatta oggi dopo la tragedia".
Mentre il sindaco di Genova Marco Bucci afferma di avere forti dubbi sul mantenimento delle case site sotto il ponte Morandi: “Avremo cura degli sfollati (che sono 632, NdR)– ha dichiarato - è la nostra priorità numero uno. Ai cittadini sarà data una casa nuova". Ora bisognerà riorganizzare la viabilità perché “quel ponte era estremamente importante per l'asse est-ovest”. Viene poi annunciato l'implementazione del servizio di trasporto pubblico, con più bus e più treni, aggiungendo che “il trasporto in alcuni punti sarà gratuito".
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