"A settant'anni dalla sua morte, la Repubblica rende omaggio ad Alcide De Gasperi, uno dei suoi Padri fondatori, onorandone lo straordinario contributo alla causa della libertà, alla costruzione della democrazia e di un ordine internazionale pacifico e più giusto". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del settantesimo anniversario della scomparsa di Alcide De Gasperi.
"Pagò con la carcerazione - ricorda il capo dello Stato italiano - la sua opposizione nei confronti dell'affermazione del regime fascista, e non rinunciò mai a perseguire quegli ideali volti a pervenire a un ordinamento statale basato sul rispetto delle libertà fondamentali che lo portarono in seguito ad essere riconosciuto come ricostruttore della Patria. Le sue abilità di statista si rivelarono impareggiabili all'indomani della Seconda Guerra Mondiale, dove in seno a complessi negoziati internazionali, seppe raggiungere equilibri che affermarono nuovamente la dignità dell'Italia gravemente compromessa dalla dittatura, con l'attenuazione delle conseguenze di trattati imposti a una Nazione i cui destini il fascismo aveva voluto unire a quelli del Terzo Reich nazista. Si deve alla sua lungimiranza anche l'adesione dell'Italia all'Alleanza Atlantica, strumento di consolidamento delle democrazie, così come, nello stesso tempo, l'avvio del processo di integrazione europea - suo costante obiettivo - in cui la Repubblica Italiana svolse un ruolo di primo piano, tramandando alle generazioni percorsi di pace".
Dal dicembre 2014, San Marino ha tributato a De Gasperi la sua riconoscenza, dedicandogli dedicandogli una Piazzetta, sul Viale Antonio Onofri. Oltre alle massime rappresentanze dello Stato, era presente la figlia Maria Romana molto emozionata, fino al punto di dire: “Ho partecipato a tante manifestazioni e dediche di monumenti e piazze a mio padre, ma il gesto della piccola San Marino, mi ha profondamente commossa. Era suo grande desiderio venire quassù, ma non ci riuscì, i tempi e la politica allora non lo consentivano. Eppure dimostrò un grande rispetto e ammirazione per questa singolare micro-Repubblica, fino a diventare un’amicizia profonda”.
Fondatore della Democrazia Cristiana, presidente del Consiglio dal 1945 al 1954, padre nobile dell’Europa, Alcide De Gasperi ebbe un rapporto di stima con Gino Giacomini in piena Guerra Fredda, durante la crisi di Rovereta. Fitto il carteggio tra i due, iniziato da un telegramma partito da San Marino: “Onorami comunicare che Consiglio Grande e Generale Repubblica San Marino, ratificando in seduta odierna accordo aggiuntivo Convenzione buon vicinato ha voluto manifestare suo gradimento conferendo Vostra Eccellenza massimo grado di Cavaliere Gran Croce dell’Ordine di San Marino in segno di alta considerazione per suoi alti meriti personali et di gratitudine per il benevolo trattamento usato verso il nostro paese”. Questa la risposta: “Nessuna onorificenza può giungermi gradita più di questa che mi viene dall’antica e libera Repubblica di San Marino. Ringrazio il vostro governo e il vostro paese democratico per il quale ho la più viva simpatia”