Non si sentono sufficientemente rappresentati dalle confederazioni sindacali, tanto che su 74 agenti solo 27 sono ancora iscritti a uno dei due sindacati. Manca la rappresenta sindacale interna – erano 2 i membri che hanno di recente rassegnato le proprie di dimissioni -. Ecco, allora, la decisione di dare vita ad una associazione interna che funga da mediazione tra agenti e dirigenza del Corpo di Polizia Civile. Ne ha discusso ieri sera un nutrito gruppo di agenti, che hanno definito le finalità della associazione, il miglioramento delle condizioni di lavoro, la tutela dei diritti del lavoratore, la promozione e difesa degli interessi degli associati contro discriminazioni o privazioni derivanti da disposizioni interne. “Per ora non possiamo costituirci in sindacato autonomo – spiegano i promotori dell’Associazione – ma vogliamo essere soggetto capace di andare alla contrattazione per gli accordi interni con i vertici del corpo. Massima disponibilità da parte del Comandante – fanno sapere – che a sua volta esprime il disagio di non avere un interlocutore che rappresenti gli agenti”. L’idea della associazione ha visto il favore della quasi totalità dei presenti alla assemblea: almeno 40 agenti hanno sottoscritto un documento di adesione e decisa la costituzione di un gruppo di lavoro per elaborare lo Statuto definitivo. Intanto la Cdls, che conta 22 iscritti all’interno del corpo, ha indetto una assemblea per eleggere nuovi membri della rappresentanza interna.
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