Sulla questione "antenne" le giunte si uniscono e - come nel caso di Borgo Maggiore - dimenticano per un attimo anche le divergenze interne. Le nove amministrazioni locali esprimono rammarico per la mancata informazione preventiva sulle 16 installazioni e offrono la propria disponibilità a farsi portavoce e sostenere le legittime richieste della cittadinanza sul grado di sicurezza delle antenne e sulla garanzia della tutela della salute. Borgo Maggiore canta vittoria, per essere riuscita a far spostare l'apparato previsto, in un primo momento, sul Concordia, anche se la segreteria al territorio ha fatto sapere che la decisione era già stata presa ancora prima dell'adunanza di fronte al teatro. La cittadinanza di Santa Mustiola, invece, esprime rabbia per non essere riuscita ad ottenere lo stop o il cambio di ubicazione dell'antenna, che è già stata montata sul tetto dell'edificio che ospita l'acquedotto. Le segreterie di stato al Territorio e alla Sanità, in comunicazioni ufficiali, hanno ribadito le garanzie di sicurezza degli impianti, preannunciando controlli, anche da parte di organismi indipendenti, molto serrati. Per lunedì prossimo 6 novembre, alla sala del castello di Domagnano, su inziativa della segreteria al Territorio, è stato programmato un incontro pubblico, con la partecipazione di un ampia rappresentanza del congresso di stato, oltre a tecnici e medici, che forniranno tutte le informazioni richieste alla cittadinanza.
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