Alcune delle 16 antenne previste sono già state installate. A San Marino Città - al "Nido del Falco" - a Galavotto - sulla sede della San Marino Telecom - a Torraccia - all'aviosuperfice - e sul tetto dell'Electronics. L'antenna sul Teatro Concordia, nelle vicinanze dell'istituto musicale, invece non si installerà. La segreteria di stato al territorio comunica che l'apparato verrà ricollocato in una posizione diversa, più opportuna. "Una decisione - fanno sapere dalla segreteria - che era stata presa ancor prima della protesta dei giorni scorsi, con in testa il capitano e la giunta di Borgo". Settimio Lonfernini dubita che le cose stiano così, ma commenta - senza polemizzare: "Tutto è bene ciò che finisce bene. Ora, aggiunge, attendiamo notizie ufficiali dalle autorità preposte".
La Segreteria al territorio comunica anche che è disposta a creare i fondi per un comitato di controllo indipendente composto da associazioni ambientaliste, giunte di castello, associazioni economiche. "L'organismo potrà disporre verifiche, oltre ai controlli ufficiali che - dichiara la segreteria la territorio - saranno numerosissimi". Inoltre, per lunedì 6 novembre, alla sala del castello di Domagnano, è stato programmato un incontro pubblico con una ampia rappresentanza del congresso di stato, oltre a tecnici e medici. La Segreteria di stato alla Sanità ribadisce che gli adempimenti legislativi previsti per l'installazione delle 16 antenne sono stati rispettati. "Il livello dei controlli - viene assicurato - sara' doppio rispetto agli standards italiani ed europei". I cittadini di Santa Mustiola, intanto, hanno raccolto 200 firme per bloccare l'installazione dell'antenna sopra l'edificio dell'acquedotto e le hanno inviate alle segreterie al Territorio e alle Telecomunicazioni. Insieme al Capitano di castello di Città sono stati ricevuti dal segretario di stato all'industria, al quale hanno illustrato i loro timori e le loro perplessità. Masi li ha ascoltati e ha esposto loro le valutazioni del collegio tecnico e del servizio di igiene ambientale, secondo i quali quelle antenne non creano danno alla salute. Alle 18 circa sono cominciati i lavori per l'installazione dell'apparato: "Un blitz che non ci aspettavamo- commentano i residenti - che preannunciano l'intenzione di costituirsi in comitato, per fare battaglia fino all'ultimo". Anche dagli abitanti della zona Voltone, vengono espresse preccupazioni per l'antenna che dovrebbe essere collocata sul tetto dell'edificio che ospita la Banca Centrale. Sinistra Unita, intanto, prende posizione ufficialmente sull'argomento. "Il problema esiste e va affrontato - recita un comunicato. Bene la buona volontà dimostrata dal governo e la riduzione degli impianti rispetto al progetto originario, ma - prosegue la nota - la cittadinanza non è stata informata a sufficienza ed il processo di concessione delle installazioni non è stato adeguatamente approfondito. Un altro problema non detto - sottolinea Sinistra Unita - è che la gestione delle telecomunicazioni, risorsa strategica del nostro stato, è in mano da anni ad un oligopolio ristretto".
La Segreteria al territorio comunica anche che è disposta a creare i fondi per un comitato di controllo indipendente composto da associazioni ambientaliste, giunte di castello, associazioni economiche. "L'organismo potrà disporre verifiche, oltre ai controlli ufficiali che - dichiara la segreteria la territorio - saranno numerosissimi". Inoltre, per lunedì 6 novembre, alla sala del castello di Domagnano, è stato programmato un incontro pubblico con una ampia rappresentanza del congresso di stato, oltre a tecnici e medici. La Segreteria di stato alla Sanità ribadisce che gli adempimenti legislativi previsti per l'installazione delle 16 antenne sono stati rispettati. "Il livello dei controlli - viene assicurato - sara' doppio rispetto agli standards italiani ed europei". I cittadini di Santa Mustiola, intanto, hanno raccolto 200 firme per bloccare l'installazione dell'antenna sopra l'edificio dell'acquedotto e le hanno inviate alle segreterie al Territorio e alle Telecomunicazioni. Insieme al Capitano di castello di Città sono stati ricevuti dal segretario di stato all'industria, al quale hanno illustrato i loro timori e le loro perplessità. Masi li ha ascoltati e ha esposto loro le valutazioni del collegio tecnico e del servizio di igiene ambientale, secondo i quali quelle antenne non creano danno alla salute. Alle 18 circa sono cominciati i lavori per l'installazione dell'apparato: "Un blitz che non ci aspettavamo- commentano i residenti - che preannunciano l'intenzione di costituirsi in comitato, per fare battaglia fino all'ultimo". Anche dagli abitanti della zona Voltone, vengono espresse preccupazioni per l'antenna che dovrebbe essere collocata sul tetto dell'edificio che ospita la Banca Centrale. Sinistra Unita, intanto, prende posizione ufficialmente sull'argomento. "Il problema esiste e va affrontato - recita un comunicato. Bene la buona volontà dimostrata dal governo e la riduzione degli impianti rispetto al progetto originario, ma - prosegue la nota - la cittadinanza non è stata informata a sufficienza ed il processo di concessione delle installazioni non è stato adeguatamente approfondito. Un altro problema non detto - sottolinea Sinistra Unita - è che la gestione delle telecomunicazioni, risorsa strategica del nostro stato, è in mano da anni ad un oligopolio ristretto".
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