L’influenza aviaria ha toccato tre regioni italiane. In Sicilia, Puglia e Calabria sono morti 17 cigni migratori a causa dell’H5N1, virus patogeno e letale per gli uccelli ma non per gli uomini. Il virus è stato trovato anche in cigni selvatici in Grecia e Bulgaria. Il ministro italiano della Sanità, Storace, ha vietato temporaneamente la movimentazione di uccelli vivi nelle zone colpite, parla di relativa tranquillità per salute umana e ricorda che consumare carne di pollo non costituisce un pericolo. Gli allevamenti italiani sono infatti tra i più controllati d’Europa. Domani si terrà la riunione dell’unità di crisi nazionale per l’influenza aviaria, inizialmente convocata per il 16 febbraio: per decisione del ministro della sanità si terrà anticipatamente anche alla luce degli ultimi avvenimenti.
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