Si è riunita l’unità di crisi appositamente creata a San Marino per affrontare l’emergenza aviaria. I casi dei cigni morti in Italia a causa del virus H5N1 costringono tutti i Paesi a mantenere alta la guardia. L’attenzione degli organismi internazionali è rivolta prevalentemente alle misure di sorveglianza e profilassi sanitaria attraverso l’identificazione precoce di focolai di animali infetti e la loro bonifica per evitare la trasmissione da animale a uomo. Il gruppo di coordinamento sammarinese ha già ribadito come le direttive emesse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità siano già applicate nel nostro paese. Infatti, il Servizio di Igiene Ambientale e il servizio veterinario hanno effettuato interventi preventivi con il censimento, la vigilanza costante e i prelievi ematici sui volatili potenzialmente interessati dall’infezione. I risultati di questi prelievi non hanno evidenziato nessun focolaio di infezione nel territorio sammarinese.
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