Una situazione in evoluzione seguita anche dall’unità di crisi appositamente costituita dal Congresso di stato, che fa capo al dottor Ferruccio Casali. Oggi tornerà a riunirsi per analizzare strategie ed eventuali piani di intervento. “Siamo pronti ad affrontare una emergenza aviaria” ammette Ferruccio Casali. “Nel momento in cui si sono avuti casi in Turchia era verosimile che i focolai si potessero estendere anche in Italia. Un evento che non ci coglie di sorpresa”. 10 giorni fa infatti una esercitazione aveva simulato l’ipotesi che in un allevamento si fosse verificata una moria di volatili sospetta. 'Merito – per Casali – anche del Servizio di igiene ambientale e di quello veterinario che hanno messo a punto un protocollo di intervento in collaborazione con il gruppo di lavoro'. Il livello di allerta per il responsabile sanitario è sempre lo stesso di prima, cioè quando ancora non si erano verificati casi di virus in Italia. “Non c’e’ alcun rischio per le persone, prosegue il direttore sanitario, siamo sempre all’interno di un evento che riguarda l’aspetto veterinario e di conseguenza gli allevamenti. Per ogni evenienza – conclude – ed eventuali problemi alle persone abbiamo le scorte di antinfluenzali, mentre resta sempre valida l’opzione sul vaccino che l’organizzazione mondiale della sanità predisporrà una volta isolato il ceppo pandemico'.
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