E’ tornato in carcere ieri don Giuseppe Giacomoni, ma potrebbe uscire presto. Già nei prossimi giorni. La norma del codice di procedura penale che prevede la detenzione anche per chi ha compiuto il settantesimo anno di età in presenza di “esigenze di enorme rilevanza”, decade davanti alle cartelle cliniche. Il sacerdote ha subìto anni fa un delicato intervento chiururgico e le sue condizioni attuali di salute sarebbero incompatibili con lo stato di detenzione. Lo afferma la difesa che ha già pronta una richiesta in tal senso da consegnare al P.M. Alessandra Serra. L’ipotesi più accreditata è quella di nuovi arresti domiciliari.
Meno chiara la posizione degli altri due. Roberto Farnedi dovrà individuare un nuovo domicilio presso il quale chiedere gli arresti: dove vive la famiglia del ristoratore, infatti, ci sono anche minorenni e il giudice non considera idonea la soluzione.
Complicata la posizione di Dan Joan Cilena: dopo l’arresto la compagna è stata sfrattata dall’abitazione di San Mauro Pascoli e al momento non è in grado di indicare una residenza.
Mentre gli inquirenti continuano a passare al setaccio l’agenda e i documenti del sacerdote (a tal proposito tremano clienti di alta estrazione sociale, molto in vista in Riviera) arriva una smentita riguardo a presunti filmati che inchioderebbero i tre indagati. Di quelle immagini non si sa nulla e potrebbero anche non esistere. Esiste un conto corrente con molte migliaia di euro sul quale il sacerdote sarà chiamato nei prossimi giorni a fornire spiegazioni. E che in questi giorni ha registrato movimenti anomali. Sarebbe uno dei motivi per i quali don Giacomoni è tornato in carcere. Anche se presto, uscirà di nuovo.
Meno chiara la posizione degli altri due. Roberto Farnedi dovrà individuare un nuovo domicilio presso il quale chiedere gli arresti: dove vive la famiglia del ristoratore, infatti, ci sono anche minorenni e il giudice non considera idonea la soluzione.
Complicata la posizione di Dan Joan Cilena: dopo l’arresto la compagna è stata sfrattata dall’abitazione di San Mauro Pascoli e al momento non è in grado di indicare una residenza.
Mentre gli inquirenti continuano a passare al setaccio l’agenda e i documenti del sacerdote (a tal proposito tremano clienti di alta estrazione sociale, molto in vista in Riviera) arriva una smentita riguardo a presunti filmati che inchioderebbero i tre indagati. Di quelle immagini non si sa nulla e potrebbero anche non esistere. Esiste un conto corrente con molte migliaia di euro sul quale il sacerdote sarà chiamato nei prossimi giorni a fornire spiegazioni. E che in questi giorni ha registrato movimenti anomali. Sarebbe uno dei motivi per i quali don Giacomoni è tornato in carcere. Anche se presto, uscirà di nuovo.
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