'E’ il frutto dell’interesse per una delle pagine più drammatiche della storia dell’umanità'. Così il Segretario di Stato Paride Andreoli ha introdotto ai Capitani Reggenti il lavoro portato a termine dai ragazzi del Centro di Formazione Professionale. 'Sessant’anni dopo l’apertura dei cancelli di Auschwitz, gli allievi del secondo anno, sotto la guida della professoressa Alba Montanari, hanno voluto intraprendere un viaggio attraverso la verità e l’approfondimento della verità - ha detto il direttore del Centro, Loris Francini - affrontando con atteggiamento serio e critico la tragedia della deportazione di milioni di ebrei nei campi di concentramento. Non si tratta solamente di ricerca storica – ha aggiunto – ma è un modo per ricordare i fatti senza alcuna retorica, in una sorta di patto tra le generazioni'. Il lavoro trae spunto dall’immaginaria intervista ad un operatore di ripresa che all’epoca seguiva il fronte, in particolare l’esercito russo. Grazie ai suoi racconti diviene possibile conoscere il lager nazista in ogni dettaglio, ripercorrendo le dolorose vicende che hanno segnato così profondamente le sorti del popolo ebraico. La Reggenza, compiaciuta per l’attività svolta dai ragazzi, ha rivolto loro un sentito ringraziamento per l’appello lanciato durante la visita degli stessi Capi di Stato all’istituto lo scorso dicembre, occasione in cui è stato dato avvio all’iter per l’emanazione del decreto reggenziale che ha stabilito la data del 27 gennaio, quale giorno di commemorazione dell’Olocausto.
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