Provate a buttare del cibo in presenza di un nonno o di un genitore che ha vissuto gli anni della guerra e raccoglierete reazioni indignate. Per le ultime generazioni lo spreco alimentare è una variabile della vita. Lo conferma un'indagine dell'Osservatorio Waste Watchers. Ogni anno, nelle case italiane, si gettano nella spazzatura 13 miliardi di euro, 30 euro al mese per famiglia. I motivi principali: troppa spesa (il 48% degli sprechi) o cattiva conservazione (25%).
Lo studio divide gli italiani in sei tribù. La migliore è quella dei “virtuosi”, il 22% della popolazione. Sono quelli che ragionano sugli acquisti e congelano gli avanzi. Ma quasi un italiano su tre rientra negli “incoerenti” che guardano all'ambiente ma, alla fine, lasciano il cibo in frigo fino alla scadenza.
Nel frattempo, cambiano le abitudini dei consumatori. Nel paniere Istat ora entrano i preparati vegetariani e vegani.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Maurizio Cima, tecnico alimentare
Lo studio divide gli italiani in sei tribù. La migliore è quella dei “virtuosi”, il 22% della popolazione. Sono quelli che ragionano sugli acquisti e congelano gli avanzi. Ma quasi un italiano su tre rientra negli “incoerenti” che guardano all'ambiente ma, alla fine, lasciano il cibo in frigo fino alla scadenza.
Nel frattempo, cambiano le abitudini dei consumatori. Nel paniere Istat ora entrano i preparati vegetariani e vegani.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Maurizio Cima, tecnico alimentare
Riproduzione riservata ©