C’è l’ok dell’Icomos – l’apposito organismo dell’Unesco – e c’è una sentenza di giugno del tribunale amministrativo che respinge il ricorso presentato a suo tempo dall’associazione micologica per bloccare i lavori e rifare il progetto. Il segretario di Stato al Territorio Venturini non commenta la presa di posizione del Movimento Sottomarino che contrasta l’ampliamento del Cimitero di Montalbo (nelle modalità previste dal progetto approvato) e si limita a ricordare l’iter seguito. “Il progetto iniziale – afferma Venturini – era di 800 loculi. L’abbiamo ridotto a 500. La popolazione è stata informata e coinvolta con assemblee pubbliche. L’ampliamento è stato piu’ volte sollecitato dalle giunte di Borgo e Città”. E’ vero che c’è stato il parere negativo della commissione monumenti, ma non è vincolante, e se l’Unesco è d’accordo – è in sintesi, il pensiero di Venturini – abbiamo le carte in regola per procedere. L’ampliamento, del resto, è necessario per i ben noti motivi legati alla carenza di loculi a cui si è cercato di far fronte anche con la recente legge sulle tumulazioni che prevede 40 anni, piu’ dieci, di permanenza massima nello stesso loculo. Al termine dell’ampliamento e con il turn-over previsto dalla nuova normativa la segreteria di stato conta di raggiungere la soglia di equilibrio per poter consentire a chi lascia la vita terrena di poter riposare in pace a Montalbo, senza il timore di dover essere tumulato altrove, per mancanza di spazio.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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