Si chiama “Towanda”, come il grido liberatorio nel film culto “Pomodori verdi fritti”, nel quale l’amicizia tra le due protagoniste femminili era attraversata da una leggera venatura lesbica, la rassegna cinematografica che inizierà domani al centro sociale di Fiorentino, alle ore 21, ad ingresso libero.
Si inizia con “L’altra metà dell’amore”, che parla di adolescenza, amicizia e scuola, il 29 ottobre “Women”, che tratta di amore e maternità lesbica, il 5 novembre “Cuori nel deserto”, che parla di omosessualità repressa, e il 12 novembre chiude “Boys don’t cry”, col premio Oscar Hillary Swank che nel film è una donna che decide di vivere come un uomo.
La curatrice della rassegna, Rosy Corbelli, combatte da anni la discriminazione e il pregiudizio a San Marino nei confronti di omosessuali e lesbiche, e il suo sogno, un giorno, è quello di organizzare un Gay Pride in Repubblica, “lo farei – ha detto – anche se dovessi sfilare per le strade da sola”.
In realtà da quando l’associazione Lgbt è nata, sono stati compiuti passi in avanti, e l’accoglienza è stata buona. Michele Pazzini lancia altre due campagne di sensibilizzazione, una contro il bullismo, l’altra a favore dell’outing omosessuale.
Verranno affissi manifesti in tutto il territorio, affinché chi vive situazioni di disagio, o violenza, sappia che ora c’è un’associazione pronta ad ascoltarli e a raccogliere le loro istanze.
Si inizia con “L’altra metà dell’amore”, che parla di adolescenza, amicizia e scuola, il 29 ottobre “Women”, che tratta di amore e maternità lesbica, il 5 novembre “Cuori nel deserto”, che parla di omosessualità repressa, e il 12 novembre chiude “Boys don’t cry”, col premio Oscar Hillary Swank che nel film è una donna che decide di vivere come un uomo.
La curatrice della rassegna, Rosy Corbelli, combatte da anni la discriminazione e il pregiudizio a San Marino nei confronti di omosessuali e lesbiche, e il suo sogno, un giorno, è quello di organizzare un Gay Pride in Repubblica, “lo farei – ha detto – anche se dovessi sfilare per le strade da sola”.
In realtà da quando l’associazione Lgbt è nata, sono stati compiuti passi in avanti, e l’accoglienza è stata buona. Michele Pazzini lancia altre due campagne di sensibilizzazione, una contro il bullismo, l’altra a favore dell’outing omosessuale.
Verranno affissi manifesti in tutto il territorio, affinché chi vive situazioni di disagio, o violenza, sappia che ora c’è un’associazione pronta ad ascoltarli e a raccogliere le loro istanze.
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