Due le richieste avanzate dai residenti all’estero a tutte le forze politiche: in primo luogo, il superamento dell’articolo 7 della legge sulla cittadinanza – che impone ai neo maggiorenni sammarinesi all’estero, di stabilirsi almeno un anno in repubblica per avere il diritto di voto -; e poi una riforma elettorale che non penalizzi chi risiede fuori territorio. I sammarinesi all’estero sarebbero disponibili anche al voto per corrispondenza o per via telematica. La maggioranza delle comunità non condivide l’istituzione dei due seggi esteri, presa in considerazione nelle ipotesi di riforma elettorale, finora dibattute tra le forze politiche sammarinesi. I partiti della coalizione di governo hanno confermato l’orientamento gia’ espresso dal segretario di stato agli affari esteri Berardi che ha assicurato alla consulta il coinvolgimento diretto su ogni decisione rigurdante la riforma elettorale. Anche i partiti dell’opposizione d’accordo sull’intenzione di riformare la legge elettorale. Alleanza Popolare ribadisce la necessità di vincolare il diritto di voto, al legame effettivo con il territorio.
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