Provvedimenti per Emergenze Sanitarie epidemia da COVID-19
Il Segretario di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale
Al fine di fronteggiare efficacemente possibili situazioni di emergenza sanitaria dovute all’epidemia da COVID-19 (Coronavirus)
preso atto di quanto emerso dalla riunione del Gruppo di Coordinamento per le Emergenze Sanitarie, di cui alla Delibera del Congresso di Stato n. 34 del 21 gennaio 2019, tenutasi in data 22 febbraio 2020;
preso atto della delibera del Congresso di Stato n. 1 del 22 febbraio 2020,
che approva il testo della presente ordinanza e dà mandato al Segretario di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale per la relativa emanazione; viste le dimensioni del fenomeno epidemico e il potenziale interessamento di più ambiti sul territorio italiano;
preso atto del carattere diffusivo dell'epidemia da COVID-19 e del notevole incremento dei casi e dei decessi notificati all'Organizzazione Mondiale della Sanità;
tenuto conto che la presente ordinanza formalizza la prassi già attuata, approvata dal suddetto Gruppo e messa in atto dalle strutture sanitarie, al fine di rafforzare ulteriormente le misure di sorveglianza sanitaria adottate, per il periodo di tempo necessario e sufficiente a prevenire e contenere la diffusione della malattia infettiva diffusiva COVID-19, anche in relazione alle evidenze scientifiche emergenti;
valutate le soluzioni tecniche possibili per il potenziamento della sorveglianza sanitaria necessaria, nel rispetto dei principi di precauzione e proporzionalità, coerentemente con le raccomandazioni dettate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e con le ultime disposizioni del Ministero della Salute della Repubblica Italiana;
pertanto, visti i presupposti di necessità ed urgenza ORDINA
Art. 1 È fatto obbligo a tutti gli individui che fanno ingresso nella Repubblica di San Marino e che nei precedenti venti giorni, indipendentemente dalla nazionalità e dalla storia di viaggi, abbiano soggiornato e/o transitato in aree a rischio, come identificate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, oppure che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19, di comunicare tale circostanza alla Centrale Operativa Interforze al numero 0549.888888. Successivamente alla comunicazione di cui al comma precedente, i soggetti interessati hanno l’obbligo di permanere presso il proprio domicilio in attesa di essere contattati dal personale sanitario e quindi il divieto di accedere direttamente alle strutture sanitarie, in particolare Pronto Soccorso e Centri Sanitari. Acquisita la comunicazione di cui al comma 1, gli organismi competenti provvederanno all'adozione della misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva (quarantena) della durata di venti giorni ovvero, in presenza di condizioni ostative, di misure alternative di efficacia equivalente.
Art. 2 Per la durata della presente ordinanza, le strutture ricettive sammarinesi sono obbligate a registrare i pernottamenti nell’applicativo “web alloggiati” immediatamente al momento del check-in anziché entro le 24 ore previste ordinariamente
Art. 3 I dati personali raccolti nell'ambito delle attività di sorveglianza di cui agli articoli precedenti vengono trattati per motivi di interesse pubblico nel settore della sanità pubblica, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della Legge 21 dicembre 2018 n.171, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di protezione dei dati personali, ivi incluse quelle relative al segreto professionale, e in relazione al contesto emergenziale in atto.
Art. 4 La presente ordinanza ha validità di novanta giorni, a decorrere dalla data odierna. Il mancato rispetto delle misure previste costituirà una violazione dell’Ordinanza punibile ai sensi dell’articolo 259 del Codice Penale.
San Marino, 22 febbraio 2020/1719 d.F.R.
IL SEGRETARIO DI STATO PER LA SANITA’ E LA SICUREZZA SOCIALE Roberto Ciavatta
La situazione, in 10 località del Lodigiano, è quella di un sostanziale isolamento; con scuole chiuse, attività sospese e manifestazioni cancellate. Città fantasma, ormai. Del resto non è più corretto parlare di psicosi; quella del coronavirus è una minaccia concreta.
Superati i 50 casi di contagio: la maggior parte fra Lombardia, Veneto e Lazio: dove tuttavia si registra la guarigione del ricercatore rientrato da Wuhan, e dell'uomo cinese, che – insieme alla moglie – era stato il primo caso registrato in Italia di COVID-19. Buone notizie che tuttavia non compensano l'ansia, e lo sconcerto, determinati – nelle ultime ore - dal decesso di due persone. Nella notte la prima vittima: un pensionato di Vò Euganeo, nel Padovano. Colpite dal virus anche la moglie e la figlia; oltre ad un conoscente che frequentava il suo stesso bar di paese. In mattinata, a perdere la vita, è stata invece una 77enne di Casalpusterlengo, passata comunque nel Pronto Soccorso di Codogno.
Due i medici contagiati nel Pavese. E mentre si registra una positività anche in Piemonte, il Sindacato di Polizia Penitenziaria richiede le stesse misure di emergenza – adottate in Veneto e Lombardia – anche nelle carceri di queste due Regioni.
Al momento non si registra alcuna trasmissione in Emilia-Romagna, ma all'Ospedale di Piacenza i casi di positività sono saliti a 3: tutti contagiati dal focolaio lombardo. Da qui la decisione – in via precauzionale – di chiudere scuole ed impianti sportivi della Provincia fino a martedì.
Nel Mondo, attualmente, si va verso i 78.000 contagi. Il Paese più colpito, dopo la Cina, è la Corea del Sud. Pesante la situazione in Iran, dove ieri si votava per le parlamentari. 5 i morti; le autorità hanno disposto la chiusura di cinema e teatri.
Guardia alta, infine, a San Marino, dove non si registrano casi sospetti. Questa mattina la riunione del Gruppo di Coordinamento per le Emergenze Sanitarie, per fare il punto della situazione ed adottare – in perfetta corrispondenza con l'Italia – gli opportuni provvedimenti. Concordata un'ordinanza che prevede l'obbligo della “quarantena fiduciaria” per coloro che rientrano da zone a rischio, con isolamento obbligatorio all'interno della proprio abitazione ed il divieto di qualsiasi contatto per 20 giorni. Confermata comunque la validità della procedura adottata fino ad oggi. L'invito, ai cittadini, è di affidarsi alle informazioni rilasciate dalla autorità; e di contattare il proprio medico curante, o la Guardia Medica, in caso di disturbi di tipo respiratorio.
Sempre nella giornata di oggi riunione straordinaria del Congresso di Stato che ha emesso l'ordinanza.