Criminalità collegata direttamente all'uso di sostanze.
I dati a confermarlo. Un arrestato su cinque ha problemi di tossicodipendenze.
È da questo dato che parte Andrea Tinelli, presidente della Comunità di recupero di San Patrignano, secondo cui dietro il 25% dei reati ci sarebbero le dipendenze ed "è quindi – spiega - un grande errore continuare a sottovalutare il fenomeno dipendenze”.
Un circuito, quello del recupero e del reinserimento, che al contrario andrebbe rafforzato, sostenendo le comunità di cura e riabilitazione.
Anche in un ottica di risparmio, che il presidente Tinelli traduce in numeri. Ospitati in comunità lo scorso anno 163 ragazzi, che da detenuti sarebbero costati allo Stato 150 euro al giorno, a fronte di un risparmio di 2 milioni e 700 mila euro.
Secondo il report europeo sul consumo di droghe, l'Italia ha dei brutti primati: seconda per consumo di cannabis e quarta per quello di cocaina. L’eroina è tornata sulle piazze e le morti per overdose sono cresciute quasi del 10% invertendo un trend decennale che sembrava ormai consolidato.
Allarmante, per il presidente, il continuo abbassamento della percezione del rischio, dovuta anche all’introduzione sul mercato della cosiddetta "cannabis light" che invece non fa altro che abituare all’uso di sostanze spacciate come innocue.
Silvia Sacchi
I dati a confermarlo. Un arrestato su cinque ha problemi di tossicodipendenze.
È da questo dato che parte Andrea Tinelli, presidente della Comunità di recupero di San Patrignano, secondo cui dietro il 25% dei reati ci sarebbero le dipendenze ed "è quindi – spiega - un grande errore continuare a sottovalutare il fenomeno dipendenze”.
Un circuito, quello del recupero e del reinserimento, che al contrario andrebbe rafforzato, sostenendo le comunità di cura e riabilitazione.
Anche in un ottica di risparmio, che il presidente Tinelli traduce in numeri. Ospitati in comunità lo scorso anno 163 ragazzi, che da detenuti sarebbero costati allo Stato 150 euro al giorno, a fronte di un risparmio di 2 milioni e 700 mila euro.
Secondo il report europeo sul consumo di droghe, l'Italia ha dei brutti primati: seconda per consumo di cannabis e quarta per quello di cocaina. L’eroina è tornata sulle piazze e le morti per overdose sono cresciute quasi del 10% invertendo un trend decennale che sembrava ormai consolidato.
Allarmante, per il presidente, il continuo abbassamento della percezione del rischio, dovuta anche all’introduzione sul mercato della cosiddetta "cannabis light" che invece non fa altro che abituare all’uso di sostanze spacciate come innocue.
Silvia Sacchi
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