Occhi e orecchie aperte per il sindacato che teme nuove stangate con l’avvento della finanziaria 2004. Al termine delle assemblee indette con tutti i lavoratori e i pensionati, le organizzazioni sindacali esigono risposte dal Governo, modifiche precise al programma economico che dev’essere ispirato a maggiori criteri di equità e giustizia sociale altrimenti, avvertono, oltre al livello di mobilitazione che continua ad essere alto, non escludiamo nemmeno lo sciopero generale. “La manovra dell’Esecutivo – afferma Giovanni Ghiotti, segretario della CSDL – punta prevalentemente a ridurre le spese pubbliche, con ulteriori tagli allo stato sociale. E in Consiglio Grande e Generale arriva in seconda lettura la tassa ambientale che grava indiscriminatamente sui cittadini. Su tutto ciò che abbiamo proposto – continua Ghiotti – abbiamo ricevuto solo silenzio e indisponibilità da parte dell’Esecutivo”. Il fatto che aleggi l’ipotesi di una crisi di Governo per il sindacato cambia poco. Le proposte su pensioni, riforma tributaria, mercato del lavoro, frontalieri, sono tutte rimaste al palo. “Non vogliamo – aggiunge Marco Beccari, segretario CDLS – che i provvedimenti vengano presi senza il necessario confronto con le parti sociali e soprattutto sulle teste dei lavoratori”.
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