Dati dell’ISS alla mano, è sempre più urgente la necessità di un riordino dell’intero sistema sanitario sammarinese. Tante le questioni sul tavolo. Il fondamento ispiratore della legge del ’55 – la legge istitutrice della sanità pubblica a San Marino che prevedeva l’assicurazione del “tutto a tutti” – rimane una grande conquista nel campo sociale e medico. Quella concezione di Stato assistenzialista, inquadrata nella situazione storica del dopoguerra, va però oggi necessariamente rivista alla luce delle nuove dinamiche economiche e demografiche del paese. Quando si parla di sanità ci si trova sempre di fronte al problema della “coperta corta”. Il problema cioè di assicurare la qualità dei servizi ottimizzando al massimo dei costi che sono inevitabilmente – per l’assistenza sanitaria – molto alti. Tra le questioni stringenti – suggerite dai dati Iss relativi al 2002 – quella dell’alto numero di ricette rilasciate dalla Medicina di Base: 186.854 nel 2002, 5.482 in più rispetto all’anno precedente. La spiegazione arriva dal Direttore del reparto Sante Canducci: solo nell’anno in questione, il 2002, ci sono stati 1000 nuovi assistiti ISS, con la logica conseguenza quindi di un sensibile aumento delle ricette. Un numero di assistiti – aggiunge Canducci – che è arrivato al 1 Marzo 2004 alle 30.220 unità: ciò significa che quasi tutti i medici di Base hanno superato il tetto ottimale dei 1500 pazienti. Una situazione che non pone soltanto il problema di un riassetto organizzativo, ma che si scontra anche – conclude Canducci – con quell’esigenza di dialogo che è obiettivo fondamentale da perseguire per quanto riguarda il rapporto umano tra medico e paziente. Gli assistiti si dividono in maniera omogenea nei 3 Centri Sanitari della Repubblica: 9048 a Serravalle dove sono presenti 6 medici di Base; 9371 a Borgo Maggiore con lo stesso numero di medici; 7827 a Murata dove i dottori sono 5.
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