Ore 11.40: tre uomini - il volto parzialmente travisato da cappelli e parrucche – riescono ad entrare in banca anche se uno di loro ha con se un piccolo taglierino. Il metal detector all’ingresso non l’ha rilevato. Con la minaccia del cutter i tre intimano all’impiegato dell’unica cassa aperta, di consegnare tutti i soldi: 4000 euro.
Prima di darsi alla fuga tentano anche di prelevare il denaro dalla cassaforte principale, capiscono subito che è a tempo. E si danno alla fuga. Un passante all’eserno si accorge della rapina e tenta di ostacolare l’uscita dei banditi, ma viene spintonato malamente. I tre salgono rapidamente su una Punto bianca e scappano.
In base alle testimonianze dei 3 impiegati presenti e di due clienti – una signora dallo spavento si è anche sentita male – i rapinatori parlavano in italiano senza alcuna inflessione dialettale. Uno era robusto e alto almeno un metro e 90, gli altri due con corporatura normale. E’ la terza rapina in banca a San Marino nel 2007. Al World Trade Center, in passato c’era stata una rapina nell’agenzia di un altro istituto di credito.
Prima di darsi alla fuga tentano anche di prelevare il denaro dalla cassaforte principale, capiscono subito che è a tempo. E si danno alla fuga. Un passante all’eserno si accorge della rapina e tenta di ostacolare l’uscita dei banditi, ma viene spintonato malamente. I tre salgono rapidamente su una Punto bianca e scappano.
In base alle testimonianze dei 3 impiegati presenti e di due clienti – una signora dallo spavento si è anche sentita male – i rapinatori parlavano in italiano senza alcuna inflessione dialettale. Uno era robusto e alto almeno un metro e 90, gli altri due con corporatura normale. E’ la terza rapina in banca a San Marino nel 2007. Al World Trade Center, in passato c’era stata una rapina nell’agenzia di un altro istituto di credito.
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