E' passato dal Ministero degli Esteri agli Interni, il Sottosegretario Scalfarotto; ma il caso targhe è sempre stato ben presente nella sua agenda. Evidente la soddisfazione; come quella della Segreteria Esteri. “Grazie ad un costante, abile ed intenso lavoro diplomatico ed istituzionale – si legge in un comunicato - si è conclusa una questione particolarmente sensibile”. Notevoli, infatti, i disagi registrati in Repubblica a seguito dell'adozione nel 2018 del “Decreto Sicurezza”; e neppure il successivo “Decreto Semplificazioni” aveva definitivamente risolto le problematiche. La svolta è arrivata ieri; con l'approvazione, da parte del Senato italiano, di un emendamento che introduce modifiche al Codice della Strada.
Quella più significativa riguarda le aziende sammarinesi; si prevede non sia più vietato, per dipendenti o collaboratori – residenti in Italia da oltre 60 giorni –, di condurre in territorio italiano veicoli immatricolati in Repubblica e nella disponibilità delle imprese. E poi una disposizione riguardante i privati cittadini. Consentita infatti la circolazione oltreconfine di veicoli con targa sammarinese condotti da persone residenti in Italia; sempre che a bordo vi sia il proprietario del mezzo. Per la definitiva adozione del provvedimento sarà necessario il passaggio alla Camera dei Deputati; comunque “imminente”, si sottolinea dal Begni. A perfezionare l'iter, infine, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. I sammarinesi verranno celermente informati, rimarca la Segreteria Esteri; che sottolinea come questa accelerazione sia dovuta anche alle “più recenti interlocuzioni avvenute con alti rappresentanti istituzionali dei competenti Ministeri italiani”; posto l'accento anche sul forte impegno – personale ed istituzionale – di Luca Beccari.
La deroga approvata a Palazzo Madama si iscrive nell'ambito della Legge Europea, come spiega il relatore: il Presidente della Commissione Politiche UE del Senato. “Abbiamo trovato un'intesa – afferma Dario Stefano – che ha tenuto insieme la posizione del Ministero degli Interni, degli Esteri e della Commissione”; con l'obiettivo di “rimuovere un ostacolo che creava molti problemi”. La deroga – aggiunge – è stata voluta “solo per la Repubblica di San Marino, e non anche per altre situazioni simili, come anche qualche gruppo di maggioranza ci aveva chiesto”. “In questo si è spesa molto l'Ambasciatrice” del Titano – conclude Stefano -, “con la quale ho avuto diverse interlocuzioni per trovare un punto d'intesa”.
Nel servizio l'intervista a Ivan Scalfarotto - Sottosegretario Ministero dell'Interno