Una storia che inizia prima dell'unità d'Italia. Era il 1814 quando fu istituita l'Arma dei carabinieri, un corpo militare in difesa del Re. Un racconto bicentenario ripercorso con immagini e testo: per ogni mese, a destra un'illustrazione e a sinistra i giorni della settimana con una spiegazione della scelta stilistica fatta e riferimenti ad oggetti che contraddistinguono i militari.
Le prime armi a disposizione dei carabinieri furono la carabina (da cui deriva il loro nome) e la daga (un tipo di spada), ma nell'immaginario collettivo ci sono anche il mantello da cerimonia e il più moderno basco. Il calendario si apre con frasi scritte nell'ottocentesco carattere 'Bodoni'. Poi l'art nouveau, le influenze viennesi di inizio '900 per aprile, il futurismo italiano di maggio, fino al pop di novembre e le influenze artistiche attuali di dicembre. Per l'ultimo mese dell'anno, la grafica è netta, richiama il design informatico, con il braccio di un carabiniere che indossa uno smartwatch.
Il calendario è simbolo e tradizione di un'Arma presente in tutta Italia, anche nei comuni più piccoli.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista al colonnello Mario Conio, comandante provinciale dei carabinieri di Rimini
Le prime armi a disposizione dei carabinieri furono la carabina (da cui deriva il loro nome) e la daga (un tipo di spada), ma nell'immaginario collettivo ci sono anche il mantello da cerimonia e il più moderno basco. Il calendario si apre con frasi scritte nell'ottocentesco carattere 'Bodoni'. Poi l'art nouveau, le influenze viennesi di inizio '900 per aprile, il futurismo italiano di maggio, fino al pop di novembre e le influenze artistiche attuali di dicembre. Per l'ultimo mese dell'anno, la grafica è netta, richiama il design informatico, con il braccio di un carabiniere che indossa uno smartwatch.
Il calendario è simbolo e tradizione di un'Arma presente in tutta Italia, anche nei comuni più piccoli.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista al colonnello Mario Conio, comandante provinciale dei carabinieri di Rimini
Riproduzione riservata ©