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Ex prete accusato di pedofilia, le indagini proseguono

17 ott 2008
In Questura
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Avrebbe abusato sessualmente di un ragazzino di 13 anni di Rimini durante un pellegrinaggio a Medjugorie, approfittando della fiducia che i genitori del giovane riponevano su di lui. Una serie di episodi di violenza dal maggio del 2006 al gennaio dell’anno successivo. Questo, almeno, è il capo d’accusa, pesante come un macigno. Ma lui – il 35enne cileno ex sacerdote, sospeso a divinis dopo aver lasciato la propria comunità religiosa – ha negato tutto.
Quando gli agenti della squadra mobile di Rimini l’hanno fermato era impegnato come badante in una struttura socio-sanitaria dove vengono prestate cure a infermi e disabili. Un lavoro che svolgeva da tempo. Pare inoltre che, nonostante la sospensione, continuasse a celebrare messa e si spacciasse addirittura come esorcista. I fatti – se davvero sono avvenute violenze – risalirebbero all’ultimo semestre del 2006, quando faceva l’accompagnatore di pellegrinaggi verso luoghi di culto. Secondo l’accusa, in questo periodo sarebbe riuscito a conquistare la fiducia di alcune famiglie che gli avrebbero affidato i propri figli. Tra questi anche il 13enne riminese che dopo le presunte molestie raccontò tutto ai genitori, i quali si rivolsero poi alle forze dell’ordine. Le indagini, ovviamente, proseguono. Gli investigatori si chiedono se anche altri ragazzi siano coinvolti in questa vicenda.

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