Nel 2022 nove televisioni su dieci in Italia - per oltre 40 milioni di apparecchi - saranno obsolete e dovranno essere sostituite, visto che si passerà per disposizione europea dal digitale al DVB-T2.
In questa prospettiva, la legge finanziaria appena approvata dal Parlamento italiano prevede una serie di provvedimenti economici all'art. 89, visto che improrogabilmente entro il 31 maggio 2018 l'Agcom dovrà approvare il nuovo piano di assegnazione delle frequenze televisive assegnate all'Italia e agli altri Paesi europei. L'articolo 89 della norma, intitolato: "Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G", prevede infatti la cessione della banda 700 agli operatori di telefonia.
La nuova rivoluzione televisiva, cinque anni dopo il passaggio al digitale, coinvolge di fatto anche la Repubblica di San Marino che rientra nella perimetrale geografica Italia- San Marino, identificata sempre da Ginevra che ha assegnato quattordici canali principali da suddividersi fra i due Paesi in base a un accordo che verrà firmato, come per la convenzione del 2008, da Palazzo Chigi e dalla Segretaria di Stato agli Esteri. Altri quattordici canali sono stati invece assegnati alla vicina perimetrale balcanica che comprende oltre cinque Paesi.
In sintesi, a brevissimo si rimescoleranno completamente le carte e le frequenze TV saranno ancora più importanti. La prima scadenza è dunque a fine dicembre per concordare la suddivisione dei canali per poi alla fine di maggio 2018 ratificare il tutto.
In questa prospettiva, la legge finanziaria appena approvata dal Parlamento italiano prevede una serie di provvedimenti economici all'art. 89, visto che improrogabilmente entro il 31 maggio 2018 l'Agcom dovrà approvare il nuovo piano di assegnazione delle frequenze televisive assegnate all'Italia e agli altri Paesi europei. L'articolo 89 della norma, intitolato: "Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G", prevede infatti la cessione della banda 700 agli operatori di telefonia.
La nuova rivoluzione televisiva, cinque anni dopo il passaggio al digitale, coinvolge di fatto anche la Repubblica di San Marino che rientra nella perimetrale geografica Italia- San Marino, identificata sempre da Ginevra che ha assegnato quattordici canali principali da suddividersi fra i due Paesi in base a un accordo che verrà firmato, come per la convenzione del 2008, da Palazzo Chigi e dalla Segretaria di Stato agli Esteri. Altri quattordici canali sono stati invece assegnati alla vicina perimetrale balcanica che comprende oltre cinque Paesi.
In sintesi, a brevissimo si rimescoleranno completamente le carte e le frequenze TV saranno ancora più importanti. La prima scadenza è dunque a fine dicembre per concordare la suddivisione dei canali per poi alla fine di maggio 2018 ratificare il tutto.
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