18 milioni in tutto il mondo. 600mila in Italia. 50mila in Emilia Romagna con una incidenza di 9mila nuovi casi all’anno. Sono i numeri, drammatici, dell’ Alzheimer, malattia che colpisce, per la maggior parte, persone oltre i 65 anni e che e’ caratterizzata da perdita delle memoria e senso del tempo, disturbi nella sfera della personalità e del comportamento. E’ la forma più comune di demenza senile, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali. L’Alzheimer è progressivo, di difficile diagnosi nella fase iniziale e può durare anche molti anni. “Per non dimenticare chi dimentica” è lo slogan scelto dall’OMS per l’11esima giornata mondiale dell’Alzheimer. Obiettivo: sensibilizzare, creare una coscienza pubblica sui problemi provocati dalle demenze senili. L’Alzheimer ha, in genere, un inizio subdolo, le persone cominciano a dimenticare alcune cose, per arrivare al punto in cui non riescono più a riconoscere nemmeno i familiari e hanno bisogno di aiuto anche per le attività quotidiane più semplici. Oggi, purtroppo, non esistono farmaci in grado di fermare e far regredire la malattia. Tutti i trattamenti disponibili puntano a contenerne i sintomi. L’Alzheimer è una emergenza sanitaria destinata a esplodere: oggi i casi sono 18 milioni nel mondo, ma il dato – ricorda l’OMS – e’ destinato a raddoppiare entro il 2025 per via dell’invecchiamento della popolazione.
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