L'emozione dell'incontro con le massime Autorità dello Stato che s'intreccia con la responsabilità di aprire un confronto interattivo, scandito da particolari momenti istituzionali. Come le Istanze d'Arengo, uno dei tre strumenti di democrazia diretta sammarinesi. Ed è su questo antichissimo Istituto che si misurano gli alunni di quinta delle scuole elementari di Borgo Maggiore, Domagnano, San Marino Città, Ca' Ragni, Dogana, Falciano e Serravalle, accompagnati dagli insegnanti e dalla Dirigente della Scuola Elementare Arianna Scarpellini. E' con loro che prende avvio il progetto “I giovani vivono le Istituzioni”, fortemente voluto dai Capitani Reggenti, Filippo Tamagnini e Gaetano Troina e promosso insieme a Segreteria di Stato e Dipartimento Istruzione, Segreteria Istituzionale e in collaborazione con il Cerimoniale Diplomatico.
I bambini hanno simulato la presentazione di 11 Istanze d'Arengo, con la prerogativa dell'interesse pubblico. Si va da: “L'installazione di una Casa dell’acqua e la riqualifica di ambienti esterni alla Scuola Elementare di Borgo Maggiore” alle richieste di “ripristino dell’ingresso gratuito per sammarinesi, residenti e universitari a tutte le strutture museali” del Titano, nonché “un intervento per rendere fruibile a tutti la pineta di Domagnano”. E poi si chiede la “Sistemazione del parco di Murata” e l'istituzione della “Settimana delle stelle”; quindi “l’introduzione di una formazione obbligatoria di primo soccorso nelle quinte Elementari” e la necessità, portata all'attenzione della Reggenza, “di adeguati luoghi di aggregazione e servizi a supporto”. Si guarda anche al patrimonio storico-identitario con “La trasformazione del Sito della Tanaccia in area archeologica attrezzata e valorizzazione del suo Santuario”. Infine, “La riqualificazione del parco della Scuola Elementare di Serravalle”.
Istanze che, eccezionalmente, sono state subito discusse. Il Segretario Andrea Belluzzi mette l'accento proprio su questo focus inedito di cittadinanza attiva, per innescare scambi di opinioni e condividere i più alti momenti istituzionali del Paese. Vivere dall'interno il funzionamento della democrazia, oltre che avvicinare le giovani generazioni alle Istituzioni, insomma, il fine ultimo, “per diventare attori partecipi in futuro”.