Le campagne elettorali italiane delle regionali del 2005 e delle politiche del 2006 e la "rete" di personaggi che avrebbe garantito i successi del centrosinistra di Romano Prodi al centro dell’inchiesta Why Not della Procura di Catanzaro nonostante l’avocazione del fascicolo al pm Luigi De Magistris. L’inchiesta del settimanale Panorama afferma che i flussi di denaro portano sempre più decisamente verso la Repubblica di San Marino, definita il presunto forziere finale. Gli investigatori stanno cercando conferma alle testimonianze che raccontano di scambi di fatturazioni sospette tra alcune società sotto indagine e la Pragmata di Piero Scarpellini, vecchio amico di Prodi e consulente non pagato di Palazzo Chigi per le questioni africane. Presto - annuncia l’articolo - dovrà essere ascoltato l’amministratore unico della Pragmata, Claudia Mularoni. Secondo quanto rivela Panorama – che parla di San Marino come paradiso fiscale - a interessare gli investigatori non sarebbe solo la Pragmata srl, fondata nel 2000, ma anche la meno pubblicizzata gemella Pragmata sa, società anonima costituita nel 1995 da una costola della Nomisma, centro ricerche fondato da Prodi. La Pragmata sa nel 2005 ha cambiato nome ed è diventata la Perspective. Gli inquirenti sono interessati anche agli affari della Teresys foundation, ideata da Scarpellini, e dal Laboratorio democratico europeo il cui presidente è il deputato Sandro Gozi e nel cui comitato esecutivo c’è anche Claudia Mularoni. Piero Scarpellini, non entra nel merito della vicenda e non commenta l’inchiesta limitandosi a ribadire, come aveva già fatto in passato, la sua totale estranietà ai fatti che gli vengono contestati.
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