Focolai di Influenza Aviaria in Europa registrati da ottobre. Più di recente altri focolai in Italia che, al momento, hanno colpito solo allevamenti di tacchini. Per questo la Segreteria di Stato per la Sanità e la Direzione Generale dell'ISS, hanno deciso di adottare le misure necessarie per prevenire la possibile diffusione della malattia in territorio. Nessun caso, a tutt'oggi, sul Titano. Va anche detto, come sottolinea la nota, che in territorio sammarinese non esistono allevamenti di carattere industriale delle specie avicole sensibili (polli e galline sono allevati a livello rurale e familiare). In ogni caso è arrivata l'ordinanza che prevede misure simili a quelle adottate in Emilia Romagna – dove i focolai sono 2 - e che riguardano anche le zone delle provincie non soggette a misure di protezione e sorveglianza. Vietato usare durante la caccia determinate specie di fauna selvatica come richiami per le prede. Vietata l’introduzione e l’immissione nel territorio sammarinese di pollame o di altri volatili destinati al ripopolamento faunistico dai territori delle regioni sede di focolai senza il preventivo nulla osta rilasciato dall’Iss. Chi possiede volatili da cortile per il consumo famigliare ha l’obbligo di segnalare la presenza di più animali che presentino sintomi di malattia e il rinvenimento di eventuali animali morti. Inoltre è vietato su tutto il territorio sammarinese, lo svolgimento di fiere, mostre e mercati con avicoli. Il virus dell’influenza aviaria è ad alta patogenicità, già responsabile di numerosi focolai in ben 23 Stati europei. Allo stato attuale, l’epidemia interessa esclusivamente gli uccelli selvatici e di allevamento. Il rischio di contagio per l’uomo è basso e potrebbe riguardare solo chi lavora negli allevamenti industriali. L'Iss ricorda che l’influenza aviaria non comporta il contagio della carne di pollo e di altri avicoli e, quindi, il loro consumo è del tutto sicuro.
Sonia Tura
Sonia Tura
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