Nel pomeriggio è fissata l’autopsia di Valentina Grecea, la cittadina rumena di 54 anni, travolta sabato scorso sulla superstrada in zona Tavolucci, davanti al Poliedro. Il commissario della legge Alberto Buriani, che si sta occupando delle indagini, attende i risultati dell’esame autoptico per poter consegnare ai familiari la salma e lasciare così posto alla celebrazione del funerale. La donna, in possesso di un regolare permesso di soggiorno, risiedeva a San Marino già da diverso tempo ed era sposata ad un connazionale che lavora in un ristorante di Città.
Valentina Grecea era appena scesa dall’Ati, ancora in sosta alla fermata dei Tavolucci, e avrebbe attraversato la strada passando davanti al mezzo che oscurava la visuale delle auto che stavano scendendo da Borgo Maggiore. E’ stata travolta dall’Opel Vectra condotta da un gendarme che aveva appena terminato il turno di lavoro. Impossibile per lui evitarla. Le condizioni della donna sono apparse subito disperate. Ai sanitari del pronto soccorso, dove è stata immediatamente trasportata, non è rimasto che constatare il decesso. Intanto, ci si interroga e si discute sulla pericolosità di attraversare una strada trafficata e a doppia corsia come la superstrada che taglia tutta la Repubblica da Dogana a Borgo Maggiore. Negli ultimi 5 anni sono saliti a quota 4 gli incidenti mortali che hanno come vittima un pedone. Nonostante il tentativo di mettere in sicurezza gli attraversamenti, evidenziando le strisce pedonali e segnalando la zona di passaggio, il numero dei morti continua a salire.
Valentina Grecea era appena scesa dall’Ati, ancora in sosta alla fermata dei Tavolucci, e avrebbe attraversato la strada passando davanti al mezzo che oscurava la visuale delle auto che stavano scendendo da Borgo Maggiore. E’ stata travolta dall’Opel Vectra condotta da un gendarme che aveva appena terminato il turno di lavoro. Impossibile per lui evitarla. Le condizioni della donna sono apparse subito disperate. Ai sanitari del pronto soccorso, dove è stata immediatamente trasportata, non è rimasto che constatare il decesso. Intanto, ci si interroga e si discute sulla pericolosità di attraversare una strada trafficata e a doppia corsia come la superstrada che taglia tutta la Repubblica da Dogana a Borgo Maggiore. Negli ultimi 5 anni sono saliti a quota 4 gli incidenti mortali che hanno come vittima un pedone. Nonostante il tentativo di mettere in sicurezza gli attraversamenti, evidenziando le strisce pedonali e segnalando la zona di passaggio, il numero dei morti continua a salire.
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