La raccomandazione del ministro della salute italiano Sirchia, che ha chiesto alle aziende di abbassare i prezzi esorbitanti del latte in polvere per neonati, ha avuto effetto anche in Repubblica. Il centro farmaceutico, ha fatto sapere il dirigente Alberto Bonini, si è immediatamente attivato ed ha ottenuto a sua volta un 20% di sconto sul prodotto, proprio com’è avvenuto nella vicina Italia.
In più, ed è notizia di questi giorni, un’azienda italiana ha iniziato ad importare un tipo di latte dalla Germania al prezzo concorrenziale di 9,90 euro per una confezione di 900 grammi e lo sta distribuendo a tutte le farmacie interessate. Il centro farmaceutico sammarinese sta attendendo l’autorizzazione a procedere da parte dei pediatri della Repubblica: “Non avrebbe senso – spiega infatti il dottor Bonini – acquistare un prodotto non consigliato dai pediatri: le mamme non lo acquisterebbero di sicuro”. Se i pediatri lo ritenessero un prodotto valido, in breve tempo anche i sammarinesi potrebbero comprare un latte a prezzo decisamente vantaggioso.
Oggi il centro applica un ricarico del 10-15% sui prodotti che acquista all’ingrosso e che poi distribuisce alle farmacie statali: qui, una confezione da 1.400 grammi costa ad esempio 10,74 euro, mentre in una sanitaria privata costa 10,90. Più o meno dunque i prezzi si equivalgono, grazie anche allo sconto del 20% applicato recentemente.
In più, ed è notizia di questi giorni, un’azienda italiana ha iniziato ad importare un tipo di latte dalla Germania al prezzo concorrenziale di 9,90 euro per una confezione di 900 grammi e lo sta distribuendo a tutte le farmacie interessate. Il centro farmaceutico sammarinese sta attendendo l’autorizzazione a procedere da parte dei pediatri della Repubblica: “Non avrebbe senso – spiega infatti il dottor Bonini – acquistare un prodotto non consigliato dai pediatri: le mamme non lo acquisterebbero di sicuro”. Se i pediatri lo ritenessero un prodotto valido, in breve tempo anche i sammarinesi potrebbero comprare un latte a prezzo decisamente vantaggioso.
Oggi il centro applica un ricarico del 10-15% sui prodotti che acquista all’ingrosso e che poi distribuisce alle farmacie statali: qui, una confezione da 1.400 grammi costa ad esempio 10,74 euro, mentre in una sanitaria privata costa 10,90. Più o meno dunque i prezzi si equivalgono, grazie anche allo sconto del 20% applicato recentemente.
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