Dopo l'appello #BastaBufale, la Presidente della Camera Laura Boldrini scrive al fondatore di Facebook, Marck Zuckerberg, per il preoccupante dilagare dell'odio sui social network.
“Essere informati è un diritto, essere disinformati è un pericolo”.
Iniziava così l'appello della Presidente della Camera Laura Boldrini che nei giorni scorsi ha lanciato la sua campagna #BastaBufale, contro le fake news, false notizie che girano sulla rete.
“Non sono goliardate – ha detto la Presidente – ma provocano danni reali alle persone”.
Diversi volti noti dello sport e dello spettacolo hanno già aderito all'iniziativa, ma la Presidente della Camera rincara la dose e scrive una lettera a “Repubblica” per rivolgersi direttamente al fondatore e amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, dicendosi preoccupata per il dilagare dell'odio sui social. “Fenomeno certo non generato dai social network – scrive – ma che in essi ha un veicolo di diffusione potenzialmente universale”.
E' il tempo della responsabilità, per tutti, continua la Presidente: su Facebook esistono pagine di gruppi politici estremisti e violenti, una ricerca dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia ha catalogato 300 pagine che su Facebook esaltano il fascismo, e le segnalazioni spesso sfociano in un nulla di fatto, appena il 28% di contenuti segnalati come discriminatori o razzisti viene cancellato.
“Un contenuto umiliante – scrive ancora – può provocare tragedie come quella di Tiziana Cantone, che si è tolta la vita”.
La Boldrini chiede l'apertura in Italia di un ufficio operativo per i 28 milioni di utenti che Facebook ha nel Paese. Ma finora, conclude, solo risposte evasive e generiche.
Francesca Biliotti
“Essere informati è un diritto, essere disinformati è un pericolo”.
Iniziava così l'appello della Presidente della Camera Laura Boldrini che nei giorni scorsi ha lanciato la sua campagna #BastaBufale, contro le fake news, false notizie che girano sulla rete.
“Non sono goliardate – ha detto la Presidente – ma provocano danni reali alle persone”.
Diversi volti noti dello sport e dello spettacolo hanno già aderito all'iniziativa, ma la Presidente della Camera rincara la dose e scrive una lettera a “Repubblica” per rivolgersi direttamente al fondatore e amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, dicendosi preoccupata per il dilagare dell'odio sui social. “Fenomeno certo non generato dai social network – scrive – ma che in essi ha un veicolo di diffusione potenzialmente universale”.
E' il tempo della responsabilità, per tutti, continua la Presidente: su Facebook esistono pagine di gruppi politici estremisti e violenti, una ricerca dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia ha catalogato 300 pagine che su Facebook esaltano il fascismo, e le segnalazioni spesso sfociano in un nulla di fatto, appena il 28% di contenuti segnalati come discriminatori o razzisti viene cancellato.
“Un contenuto umiliante – scrive ancora – può provocare tragedie come quella di Tiziana Cantone, che si è tolta la vita”.
La Boldrini chiede l'apertura in Italia di un ufficio operativo per i 28 milioni di utenti che Facebook ha nel Paese. Ma finora, conclude, solo risposte evasive e generiche.
Francesca Biliotti
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