Rumorosi, ma assolutamente tranquilli, sotto gli occhi delle forze dell’ordine, una 50 ina di dipendenti della Colussi di Rimini hanno manifestato per le vie della città, arrivando sotto gli uffici del comune in piazza Cavour: fischietti, megafoni e striscioni per ribadire che non ci stanno a farsi rubare i posti di lavoro, contestano la decisione aziendale di chiudere l’impianto di Rimini e trasferire la produzione nelle aziende di Fossano, Imperia o Perugia. “ Colussi non puoi!” recitano le magliette preparate per l’occasione. “Non puoi trasferire negli altri stabilimenti anche le nostre vite” - dicono i lavoratori. Durante il presidio davanti alla sede comunale si prosegue anche la raccolta di firme, finora alcune migliaia, tutte a un solo destinatario: Angelo Colussi. Contemporaneamente, una parte dei manifestanti ha raggiunto la provincia per partecipare al tavolo per la salvaguardia occupazionale. Sono stati analizzati i presupposti per interventi congiunti di sindacati, amministrazioni locali e associazioni imprenditoriali. Realisticamente si mettono le mani avanti e si ipotizzano eventuali reimpieghi per i lavoratori nelle azienze del territorio, priorità a quelle agroalimentari, altrimenti si ampliano le disponibilità. Comune e Provincia hanno ribadito che l’area e’ destinata ad attività produttiva, ma e’ impensabile, anche se auspicabile, che la Colussi decida di vendere a un concorrente.
Riproduzione riservata ©