Al Teatro Titano si tiene la seconda e ultima sessione del convegno di studi, “Migrazioni e Sviluppo”, organizzato dal Museo dell’Emigrante con il patrocinio del Consiglio d’Europa. Oggi i lavori ruotano intorno al tema "L’emigrazione di ritorno come fattore di modernizzazione: il caso di San Marino". In apertura, gli indirizzi di saluto dei rappresentanti degli organismi che hanno contribuito fattivamente all’organizzazione dell’evento: il Presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio SUMS, Giovanni Galassi, il Presidente della Commissione Nazionale Sammarinese per l’Unesco, Gian Luigi Berti e Anna Maria Ceccoli, Presidente della Consulta dei sammarinesi residenti all’estero. Affrontato poi il tema dominante della giornata: l’emigrazione di ritorno come fattore di modernizzazione per il Paese. Da Giorgio Pedrocco, dell’Università di Bologna, una approfondita analisi sul ruolo dell’emigrante come risorsa per il paese di partenza nel momento del rientro in patria.
A seguire, un attento excursus da parte di Laura Rossi, insegnante della Scuola Secondaria Superiore di San Marino, sulle trasformazioni della società sammarinese tra gli anni ’60 e gli anni ’90, ponendo l’accento sul panorama politico dei diversi decenni, la storia sindacale e gli sbocchi occupazionali riscontrati da coloro che sono rientrati in patria. Picco di ritorni che si è registrato a metà degli anni ’70. Godibilissimo il racconto del rientro vissuto in prima persona dal Verter Casali. A 10 anni, nell’estate del ’63, insieme alla famiglia lasciò New York per tornare a San Marino. Uno squarcio tangibile di vita reale descritto, in maniera fresca e brillante, con gli occhi di un bambino che mette a confronto le proprie esperienze scolastiche - prima oltreoceano poi in patria – raccontando così il proprio reinserimento nella società di appartenenza.
A seguire, un attento excursus da parte di Laura Rossi, insegnante della Scuola Secondaria Superiore di San Marino, sulle trasformazioni della società sammarinese tra gli anni ’60 e gli anni ’90, ponendo l’accento sul panorama politico dei diversi decenni, la storia sindacale e gli sbocchi occupazionali riscontrati da coloro che sono rientrati in patria. Picco di ritorni che si è registrato a metà degli anni ’70. Godibilissimo il racconto del rientro vissuto in prima persona dal Verter Casali. A 10 anni, nell’estate del ’63, insieme alla famiglia lasciò New York per tornare a San Marino. Uno squarcio tangibile di vita reale descritto, in maniera fresca e brillante, con gli occhi di un bambino che mette a confronto le proprie esperienze scolastiche - prima oltreoceano poi in patria – raccontando così il proprio reinserimento nella società di appartenenza.
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