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Mosca si oppone all'embargo contro la Siria

29 nov 2011
Mosca si oppone all'embargo contro la Siria
Mosca si oppone all'embargo contro la Siria
Almeno 600 combattenti libici "hanno varcato il confine e sono entrati nel Paese", dove si sono uniti all'esercito libero formato dai disertori siriani. Il bilancio della repressione oggi è di almeno sei civili uccisi. Mentre Mosca, intanto, è contraria all'embargo sulle armi al Paese: lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, secondo il quale occorre tener presente la lezione libica, quando nonostante l'embargo Onu sulla vendita a Tripoli - ha detto - una serie di Paesi stranieri continuava a farlo solo ad una delle parti in conflitto. Intanto la Turchia - che non vuole considerare l'opzione militare ma è pronta a ogni scenario - afferma che la comunità internazionale potrebbe decidere che in Siria c'é bisogno di una zona cuscinetto, se centinaia di migliaia di persone dovessero provare a fuggire dalle violenze. Il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha annunciato che Ankara ha lavorato alle sanzioni da applicare a Damasco, e che le misure verranno annunciate dopo un suo incontro con il presidente Gul e con il premier Erdogan.

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