Il progetto è stato presentato. Rimane il disbrigo delle faccende burocratiche. Se tutto procederà almeglio, il Parco Acquatico di Rimini sarà pronto per l’estate 2008. Un’area di 1 ettaro sul fondale marino a largo di Miramare, a 15 km dalla costa. Un’oasi nel blu, chiusa al traffico marittimo e alle attività ittiche. Sul fondale saranno collocati manufatti e relitti bonificati per favorire lo sviluppo di flora e fauna. Il parco subacqueo sarà attrezzato anche per le immersioni dei disabili. Per i sub più esperti sono previste escursioni nei relitti incagliati nei fondali: un’attrattiva in più per catturare curiosi e appassionati. Il progetto si prefigge così un duplice scopo: la tutela della flora e della fauna dell’Adriatico e la promozione del turismo subacqueo in collaborazione con le istituzioni locali. A fronte di un costo di realizzazione di 90 mila euro, i promotori dell’iniziativa prospettano interessanti ritorni economici per Rimini. 900mila euro il giro di affari stimato per le sole immersioni, con una ricaduta sul territorio calcolata sui 2milioni e mezzo di euro annui agli inizi, che potrebbero salire a 10, quando la struttura sarà a regime. Un richiamo per gli amanti dei fondali marini che dovrebbe portare in riviera almeno 30mila turisti i primi anni, per arrivare alle 100mila presenze. L'iniziativa è promossa dal Consorzio piccoli alberghi di qualità, dal club padi dive planet e dall’associazione arcadia archeologi subacquei.
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