Oggi è la Giornata internazionale contro la corruzione, un momento di riflessione e di proposte. Che non si limitano alla sola Repressione - Prevenzione. Per contrastare un fenomeno transnazionale, che ha l'impatto di un evento sociale, politico ed economico, che mina le istituzioni e rallenta l'economia, fare repressione non basta. La giornata internazionale contro la corruzione, entrata in vigore nel dicembre del 2005, arriva a pochi giorni dal quinto ciclo di valutazione del Greco - il gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d'Europa - che alle autorità sammarinesi ha inoltrato 23 raccomandazioni.
Domani Motus Liberi ne ricorda gli aspetti principali e richiama proprio le raccomandazioni del Greco per ribadire la necessita di procedere ad una parziale revisione del codice etico dei consiglieri, prevedendo anche sanzioni per parlamentari che non rispettino le regole di conflitto di interessi “Ad oggi infatti - ricorda DML in una nota - l'obbligo di dichiarare beni, interessi e redditi risulta fortemente limitato, con l'impossibilità di verifiche puntuali”.
Proposto anche l'avvio di corsi di informazione periodica su etica e prevenzione della corruzione per esponenti politici e funzionari, e tutele per chi segnali eventuali irregolarità alle autorità. Secondo l'indice di Percezione della corruzione, il CPI, pubblicato ad inizio anno a guidare la classifica è la Danimarca, seguita da Finlandia e Nuova Zelanda. L'Italia si posizione al 42 esimo posto mentre in fondo alla classifica, ci sono Venezuela, Siria, Sud Sudan e Yemen. A livello di percezione della corruzione dunque l'Europa occidentale mantiene il punteggio medio più alto, mentre le regioni più corrotte sono Africa sub sahariana, Asia ed Europa dell'est.