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L'oncologo Khayat: 'Sono pronto a tornare'

5 ott 2004
L'oncologo Khayat: 'Sono pronto a tornare'
“Sono sempre stato un grande amico della Repubblica di San Marino, cui da anni mi sento legato da grandi vincoli di amicizia e di affetto. Sono pronto a tornare, se San Marino vorrrà richiamarmi il prossimo anno”. Il professor David Khayat, raggiunto telefonicamente a Parigi, ringrazia i pazienti che pubblicamente hanno reclamato il suo ritorno, e spiega i motivi della sua assenza durante l’ultimo anno. La presidenza della Repubblica Francese lo ha infatti nominato responsabile di un grande progetto nazionale nella guerra contro il cancro, fortemente voluto dal presidente Chirac, un impegno gravoso che lo ha assorbito completamente e gli ha materialmente impedito di tornare a San Marino e seguire i suoi pazienti. Dal 2005 però, spiega lo stesso professore, sarà più libero e del tutto disponibile a tornare in Repubblica. “Sono anche ambasciatore a disposizione di San Marino – sottolinea infatti – e la popolazione mi è molto cara”. Risponde il direttore generale dell’Iss Antonio Carattoni: “Nessun problema per quanto riguarda la continuità terapeutica, infatti non mi sono chiari i motivi della protesta pubblica di alcuni pazienti – puntualizza – il professore può tornare quando vuole per seguirli, proprio in base al principio della continuità. Nessuno ha mai detto che non deve venire. Il problema si pose – ricorda – proprio nel momento in cui lo stesso Khayat ci comunicò che per suoi inderogabili impegni non poteva più essere fisicamente in Repubblica. Se invece il discorso dovrà essere ampliato alla consulenza esclusiva in fatto di oncologia, servirà il pronunciamento del Cda dell’Iss”.

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