Attivati due anni fa in via sperimentale per facilitare mobilità e spostamento alle donne incinte e con figli piccoli, oggi entrano a far parte a pieno titolo del Codice della Strada. È guerra ai furbetti: lasciare l'auto nelle aree “rosa” senza averne diritto rischia di costare caro, così come accade per chi parcheggia nelle zone riservate ai disabili. Dopo cinque segnalazioni nell'arco di due anni si incorre nella sospensione della patente. Nell'elenco delle violazioni troviamo anche l'uso di apparecchi elettronici durante la guida e auto non attrezzate in presenza di neve o ghiaccio.
Non si guarda quindi solo alla sicurezza ma anche al sostegno della famiglia e al miglioramento della qualità della vita. Tante, negli anni, le lamentele da parte di neomamme o donne incinte costrette ad affrontare una prolungata ricerca di un posto libero o a lasciare l'auto lontana a causa di parcheggi occupati in modo irregolare per disattenzione o – peggio – indifferenza. Con l'inserimento nel nuovo Codice della Strada d'ora in poi quello “rosa” non sarà più considerato come di cortesia, ma sanzionato in caso di utilizzo improprio. La Segreteria di Stato per gli Affari Interni ricorda che per usufruirne occorre esporre il contrassegno temporaneo rilasciato gratuitamente dall'Iss a partire dal terzo mese di gravidanza e a chi ha bimbi fino ad un anno di età.