Sono 100 gli obbiettivi sensibili nel territorio di Pesaro e Urbino. "Non ci sono sintomi o segnali che destino preoccupazione" assicura il Prefetto Luigi Pizzi ed aggiunge che "è decisiva l'attività informativa che da sempre le forze di polizia svolgono". Intelligence potenziata ma si intensificano anche le misure di vigilanza nei punti nevralgici della provincia in cui potrebbero annidarsi pericoli per la sicurezza come i porti di Pesaro e Fano, le stazioni ferroviarie, i luoghi di culto cattolici e non e i luoghi di aggregazione giovanile e quelli di interesse storico artistico. Sono stati esclusi i posti di blocco per non ingenerare panico nella popolazione. Massima la collaborazione con gli 11 centri islamici del territorio ha assicurato il Prefetto. La popolazione straniera nel territorio è principalmente di origine marocchina e macedone. Molta attenzione verso le zone periferiche delle città dove si concentrano criminalità e disagio sociale. Nel video l'intervista a Luigi Pizzi, Prefetto Pesaro e Urbino.
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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