Siamo tutti più vecchi, viviamo più a lungo, siamo soprattutto donne e non garantiamo riampiazzi generazionali. Questa, in sintesi, la fotografia della popolazione del Titano che modifica, e non potrebbe essere diversamente, la struttura della famiglia media sammarinese che rimane al di sotto delle 3 persone. Negli ultimi 24 anni il numero dei nuclei famigliari e’ aumentato del 74 per cento, ma si tratta in gran parte di famiglie che contano un solo compenente. Appartamenti semideserti, in cui vive generalmente una persona anziana, quasi sempre una donna. Il calo della natalità e l’allungamento della vita media hanno avuto conseguenze importanti sulla struttura, per età, della popolazione. A San Marino, dal 1996, e’ in atto una svolta storica nell’evoluzione demografica: la proporzione di anziani supera quella dei giovani ed e’ destinata a crescere ancora. Gli anziani sono circa un sesto della popolazione. Di questi il 25 per cento hanno più di 80 anni. Vale a dire che oggi una persona su 25 è ultraottantenne. Solo venti anni fa questo rapporto era di 1 a 50. Questo processo di invecchiamento è sempre più rosa. Tra gli ultra 65enni, troviamo 158 femmine ogni 100 maschi. Quasi una donna su 6 ha 65 anni mentre quelle con almeno 80 anni superano il 5 per centro del totale della popolazione. L’aumento degli anziani è irreversibile, anche perché il tasso di natalità continua a scendere. Questo fenomeno e’ comune a tutti i paesi europei industrializzati ed e’ associato, in modo particolare, al ritardo che si registra nell’età media della nascita del primo figlio che, proprio per questo, è spesso destinato a rimanere figlio unico.
Riproduzione riservata ©