La raccolta firme del Comitato Pro-Poste è partita. Le 60 necessarie per un progetto di legge di iniziativa popolare sono state ampiamente superate. “ Ne raccoglieremo molte di più per appoggiare la nostra richiesta”– promette il Presidente del Comitato Marco Ugolini. Ieri alla sala Montelupo di Domagnano l'incontro con la cittadinanza, per spiegare perché, con un progetto di legge abrogativo, i dipendenti vogliono riportare le poste nella Pubblica Amministrazione. “Non sono stati raggiunti – dicono - gli obiettivi per cui era nata l'spa. Nessun nuovo servizio finanziario è stato emesso”. Problemi di sostanza, quindi, ma anche di forma: la legge istitutiva dell'ente poste prevedeva, infatti, verifiche periodiche degli obiettivi raggiunti. Nessun servizio, nessun controllo. E l'istituzione della spa non è avvenuta attraverso apposita legge – accusa Ugolini - ma con un articolo della Finanziaria del 2013 e successivamente con Decreto Delegato. Molto sentita, poi, la questione dei rapporti di lavoro. I dipendenti delle poste sono inquadrati nella pa, e quando cda e direzione hanno proposto a 12 precari un contratto privato per ore e stipendio penalizzante rispetto ai colleghi, ha prevalso lo spirito di squadra, che ha portato a quello che Ugolini definisce il più grande sciopero mai avvenuto nelle Poste di San Marino.
Poste nella Pa, superate le firme necessarie
A Domagnano l'Incontro del Comitato Pro-Poste con la cittadinanza
11 ott 2019
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