“Non esiste futuro senza memoria”. In questa frase è racchiuso il senso dell’iniziativa che ha visto collaborare il collega giornalista Luca Salvatori, e la Fondazione San Marino nella realizzazione di un dvd con le immagini in bianco e nero dell’Istituto Luce, girate in Repubblica tra la fine degli anni ’20 e gli anni ’50. “Importante patrimonio iconografico che abbiamo il dovere morale di conservare, in nome della nostra Sovranità” – ha osservato il Segretario Francesca Michelotti. “Ed è una iniziativa ancor più prestigiosa – ha aggiunto il prof. Giovanni Galassi, a nome della Fondazione – perché raccoglie documenti su come gli italiani pensavano fossimo noi sammarinesi”. Immagini “grezze” della San Marino che fu, in grado di emozionare al primo sguardo – ha sottolineato Salvatori, senza dimenticare di rivolgere un ringraziamento anche a coloro che hanno reso possibile, a vario titolo, la realizzazione dell’opera, tra cui i colleghi Marco Bollini e Gianmarco Morosini.
“Essere consapevoli della propria identità – ha detto la Reggenza – vuol dire anche coltivare un legame vivo tra passato e presente e che si caratterizza come valido presupposto per “rileggere” eventi che hanno segnato la nostra storia”.
A seguire, la presentazione del documentario alla stampa con la proiezione delle immagini che, in particolare, riguardano il periodo fascista, lo storico trenino biancoazzurro, il bombardamento del ’44, i primi passi del movimento femminile sul Titano, la crisi di Rovereta del ’57. Ma anche aspetti più leggeri legati ai costumi dell’epoca.
“Essere consapevoli della propria identità – ha detto la Reggenza – vuol dire anche coltivare un legame vivo tra passato e presente e che si caratterizza come valido presupposto per “rileggere” eventi che hanno segnato la nostra storia”.
A seguire, la presentazione del documentario alla stampa con la proiezione delle immagini che, in particolare, riguardano il periodo fascista, lo storico trenino biancoazzurro, il bombardamento del ’44, i primi passi del movimento femminile sul Titano, la crisi di Rovereta del ’57. Ma anche aspetti più leggeri legati ai costumi dell’epoca.
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