Un processo la cui rilevanza si desume innanzitutto dall'oggetto del contendere: un presunto riciclaggio, per un ammontare complessivo di poco meno di 5 milioni euro. E poi elementi di singolarità: ad esempio i nomi scelti per i libretti al portatore, di ispirazione culinaria. Colpisce anche il fatto che fino ad ora, a presiedere il procedimento, si siano susseguiti – per vari motivi - ben 3 Giudici: l'attuale decidente è Simon Luca Morsiani, che ha sentito questa mattina una lunga serie di testi chiamati dalla Difesa di Massimo e Paolo Bernucci.
Un cognome intimamente legato ad una società italiana di aerotaxi: la Icaro, sui cui velivoli avrebbero volato numerosi vip, e che venne dichiarata fallita nel 2006. La tesi dell'accusa è che il denaro movimentato sul Titano derivasse dalla “distrazione ed appropriazione di fondi” di questa società. Di tutt'altro avviso il team di legali dei fratelli Bernucci, che intendono dimostrare invece come le somme finite sui conti sammarinesi fossero di provenienza lecita, considerate anche le disponibilità patrimoniali della famiglia. Sentito allora – fra gli altri - un geometra forlivese, che aveva effettuato perizie estimative su una serie di immobili di valore dei Bernucci. Fra questi anche un edificio di valenza storica: il cosiddetto “Castelletto” di Predappio, fatto costruire da Mussolini. Di estrema rilevanza, per la Difesa, la testimonianza del commercialista che si occupò della contabilità della Icaro. Ancora oggi definisce “assurdo” il fallimento; “non c'erano le condizioni”, ha detto, parlando anche di società “sempre liquida”, senza squilibri finanziari. Ma soprattutto ha escluso l'ipotesi di una distrazione “sotto i suoi occhi” di circa 5 milioni di euro. Nelle prossime udienze altre testimonianze. Il processo vede alla sbarra anche 3 sammarinesi: Armando, Alessandro e Francesco Calzolari; ritenuti dall'accusa rispettivamente amministratore e soci apparenti della Air Group International, che secondo gli inquirenti sarebbe stata utilizzata per le movimentazioni in Repubblica.