Chiusa la fase dibattimentale del processo Biagioli con le arringhe conclusive. L’Avvocatura dello Stato ha chiesto la prigionia di 3° grado e i danni di immagine che Biagioli, padre e figlio, hanno arrecato San Marino. L’avvocato dei due gendarmi coinvolti a loro insaputa nella vicenda del “foglio di servizio falsificato”, Gianna Burgagni, si è rimessa penalmente al magistrato chiedendo separatamente 30 mila euro per danni a ciascuno dei suoi assistiti. Infine la richiesta del Procuratore del Fisco Roberto Cesarini: Marcello, 5 anni e 6 mesi, Carlo 2 anni e 9 mesi. Più l’interdizione di 3 anni per l’ex comandante della Gendarmeria e di 1 anno per il figlio avvocato. Il difensore di Marcello Biagioli, avvocato Achille Campagna, non è intervenuto per protesta; per lui l’udienza era nulla non avendo avuto un congruo numero di giorni per studiare le 4.600 pagine del fascicolo. Infine da ricordare che prima dell’ultima udienza è stata presentato l’ennesima ricusazione da parte della difesa “per inimicizia e pregiudizio del magistrato giudicante”.
g.m.f.
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