La procura fiscale cubana - e cioè la pubblica accusa - ha chiesto tre anni di condanna. La difesa di Gianfranco Ercolani - sostenuta dall'avvocato Menelao Mora - ha opposto invece la richiesta di assoluzione, sostenendo che il sammarinese in realtà ha desistito dall'idea di scappare, prima ancora che arrivasse la polizia. Circostanza questa che sarebbe confermata dall'ultimo testimone, sentito dalla corte. Di fronte al giudice, Ercolani ha dichiarato che era esasperato. All'epoca dei fatti, e cioè il Natale del 2005, era in attesa del processo per la morte della minorenne, con pochissime speranze di essere assolto. Una situazione che lo ha indotto prima ad accettare la proposta dei cosidetti "balseros" per la fuga via mare fino a Miami su una barca veloce, poi a ripensarci, consegnandosi di fatto alla polizia. Entro 15 giorni è verosimile che la sentenza venga pubblicata. Se la procura fiscale non si appellerà, potrà scattare l'iter diplomatico che consentirà ad Ercolani di scontare la pena a San Marino. Le carte necessarie per l'avvio della procedura sono state già consegnate alle autorità di L'Havana.
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