La superstrada resta il punto nevralgico per gli incidenti, nonostante un sensibile miglioramento della situazione da quando alcuni passaggi tra una carreggiata e l’altra sono stati chiusi. Anche le rotatorie, secondo i dati della polizia civile, hanno favorito la diminuzione dei sinistri rallentando la velocità dei mezzi. E proprio una rotatoria dovrebbe sorgere a Serravalle nel bivio che dalla Superstrada porta verso la Ciarulla e gli impianti sportivi, mentre a Dogana la situazione è notevolmente migliorata all’ex bivio Titangress grazie alla creazione del sottopassaggio. Ora si registra un minor numero di incidenti perché il traffico superiore è limitato alle strade laterali. Resta invece una zona a rischio l’incrocio dei Tavolucci, dove si fermano spesso lunghe code di autovetture che devono svoltare verso via dei Boschetti e via Cà dei Lunghi. Ancor più critica la situazione degli incroci sulla Superstrada poco prima del confine, in particolare con via Cesare Cantù che raccoglie gran parte del traffico proveniente dalla zona produttiva di Galazzano. Poco agevole anche l’immissione verso la Superstrada dalle Piazze Enriquez e Tini. Oltre ai punti pericolosi lungo l’arteria principale che attraversa la Repubblica, da segnalare inoltre i bivi della strada Sottomontana: l’incrocio con le strade che scendono a Valdragone e San Giovanni, e il bivio di Murata che sopporta il traffico di numerose direzioni. Ad alto rischio inoltre via Cà dei Lunghi, con i lunghi rettilinei che favoriscono la velocità e le tante strade laterali che si immettono sia da destra che da sinistra: il punto più critico l’incrocio con l’Ospedale, specie nelle ore di punta.
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