La Vigilanza dà il via libera alla presidenza Rai di Marcello Foa: 27 i voti favorevoli, compresi quelli decisivi di Forza Italia, tre i no, una scheda bianca e una nulla. Così già da oggi, alle 14, Foa siederà nella nuova veste al tavolo del cda.
"Sarò garante del pluralismo", aveva promesso l'ex giornalista del Giornale in audizione, assicurando di non aver "mai militato in un partito, né preso tessere, né cercato appoggi politici per fare carriera. Sono stato sempre coerente con me stesso, cercando di fare con umiltà il mio mestiere in base agli insegnamenti dei maestri, da Montanelli a Cervi". Per di più, aveva sottolineato, "il mandato che ho ricevuto dal governo non è politico, ma professionale".
L'ex ad del gruppo Corriere del Ticino ha fatto anche 'mea culpa' sul presidente Mattarella, che aveva criticato in un post ("Non è mai stata né sarà mai mia intenzione offendere il capo dello Stato") e - incalzato dall'opposizione, che gli contestava i retweet di messaggi di Casa Pound, dei no vax o le posizioni sovraniste – ha spiegato che "i social inducono a scelte impulsive, perché si è attratti da un titolo o ci si trova in un certo stato d'animo".
Esultano i Cinque Stelle, che ribadiscono l'obiettivo di “una Rai finalmente libera dal condizionamento della politica". Ora "possiamo finalmente iniziare a lavorare per il cambiamento".
fm
"Sarò garante del pluralismo", aveva promesso l'ex giornalista del Giornale in audizione, assicurando di non aver "mai militato in un partito, né preso tessere, né cercato appoggi politici per fare carriera. Sono stato sempre coerente con me stesso, cercando di fare con umiltà il mio mestiere in base agli insegnamenti dei maestri, da Montanelli a Cervi". Per di più, aveva sottolineato, "il mandato che ho ricevuto dal governo non è politico, ma professionale".
L'ex ad del gruppo Corriere del Ticino ha fatto anche 'mea culpa' sul presidente Mattarella, che aveva criticato in un post ("Non è mai stata né sarà mai mia intenzione offendere il capo dello Stato") e - incalzato dall'opposizione, che gli contestava i retweet di messaggi di Casa Pound, dei no vax o le posizioni sovraniste – ha spiegato che "i social inducono a scelte impulsive, perché si è attratti da un titolo o ci si trova in un certo stato d'animo".
Esultano i Cinque Stelle, che ribadiscono l'obiettivo di “una Rai finalmente libera dal condizionamento della politica". Ora "possiamo finalmente iniziare a lavorare per il cambiamento".
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