Il ripristino negli incarichi di Presidente e Direttore di Asset Banca sarebbe stato uno dei presupposti che ha spinto il Gip di Forlì Rita Chierici a trasformare in sequestro probatorio – prima era solo preventivo – una somma di circa 4 milioni e 800mila euro depositati alla Banca di Credito e Risparmio di Romagna, e riconducibile, secondo l’accusa, all’Asset Banca di San Marino.
Il condizionale è d’obbligo, le carte dell’inchiesta, sono, infatti, solo nella disponibilità delle parti. Il rientro dei vertici di Asset banca nei rispettivi ruoli aveva suscitato commenti anche in Repubblica.
Il governo non prese una posizione ufficiale, nel rispetto dell’autonomia della banca, sancita dalla legge 165 del 2005. Anche se a titolo personale, alcuni esponenti politici parlarono di decisione inopportuna che poteva inasprire i già difficili rapporti italo-sammarinesi.
Ora, qui a San Marino, l’attesa, su questo caso, è anche per la decisione che, entro breve, dovrebbe assumere il giudice d’appello Brunelli, chiamato per la seconda volta a pronunciarsi sulla rogatoria, ammessa parzialmente, dal commissario della legge Vannucci.
Il passaggio successivo sarà la decisione di terzo grado, che spetterà al giudice Emiliani. I tempi non sono certi. Improbabile, in ogni caso, un pronunciamento prima del 9 novembre.
Il condizionale è d’obbligo, le carte dell’inchiesta, sono, infatti, solo nella disponibilità delle parti. Il rientro dei vertici di Asset banca nei rispettivi ruoli aveva suscitato commenti anche in Repubblica.
Il governo non prese una posizione ufficiale, nel rispetto dell’autonomia della banca, sancita dalla legge 165 del 2005. Anche se a titolo personale, alcuni esponenti politici parlarono di decisione inopportuna che poteva inasprire i già difficili rapporti italo-sammarinesi.
Ora, qui a San Marino, l’attesa, su questo caso, è anche per la decisione che, entro breve, dovrebbe assumere il giudice d’appello Brunelli, chiamato per la seconda volta a pronunciarsi sulla rogatoria, ammessa parzialmente, dal commissario della legge Vannucci.
Il passaggio successivo sarà la decisione di terzo grado, che spetterà al giudice Emiliani. I tempi non sono certi. Improbabile, in ogni caso, un pronunciamento prima del 9 novembre.
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