Il Procuratore di Forlì Fabio Di Vizio dice no alla richiesta di revoca degli arresti domiciliari per i sammarinesi indagati nell’inchiesta sul servizio di riciclaggio del nero che, secondo l’accusa, la forlivese Banca di Credito e Risparmio di Romagna offriva a diversi imprenditori della zona, anche con trasferimenti materiali di denaro verso le casse della Asset Banca. Per Di Vizio c’è pericolo di inquinamento probatorio e il riferimento è al conto fiduciario sul quale la Procura continua a fare accertamenti. Si tratta del conto da 1 milione di euro che raccoglie 700 assegni intestati a circa 500 persone, sequestrato alla Bcr e intestato alla Smam, la finanziaria di Asset. Tutti gli assegni arrivano da tre regioni: Campania, Calabria e Puglia. Per gli inquirenti potrebbe essere il classico conto lavatrice di denari frutto di estorsioni o usura. Stefano Ercolani e Barbara Tabarrini, commenta l’avvocato Alessandro Petrillo, sono assolutamente sereni e questo consente alla difesa di vivere questa attesa con tranquillità. Gli accertamenti, aggiunge, non potranno che confermare che si tratta di un conto fiduciario gestito secondo le regole. Anche perché, sottolinea Petrillo, il contratto fiduciario si distingue proprio per essere caratterizzato dall’assolutezza segretezza e dell’anonimato.
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