Sant’Agata per San Marino riveste un significato doppiamente importante: sia sul fronte strettamente religioso che per ragioni più squisitamente storiche. La Repubblica festeggia dunque la ricorrenza secondo un rituale che fonde entrambe le declinazioni. In tarda mattinata i Capitani Reggenti e le autorità civili e militari hanno partecipato alla funzione religiosa nella cripta dedicata alla Santa. Ad attenderli all’ingresso il Capitano di Castello di Città. La Santa Messa è stata officiata da Monsignor Tosi. Nel pomeriggio altro momento topico delle celebrazioni. La processione con partenza da Borgo Maggiore a cui hanno partecipato quest’anno tantissimi sammarinesi, a testimonianza della devozione nei confronti di Sant’Agata. A guidarla il parroco di Serravalle perché fu il castello che non ostacolò l’invasione di Alberoni e quindi la processione viene intesa anche come un contrappasso per espiare quell’antica complicità. Intanto da Palazzo Pubblico il corteo delle autorità. A guidarlo i Capitani Reggenti che indossano il costume tradizionale e portano il collare, a sottolineare la solennità e l’importanza della ricorrenza. In Pieve, infine, l’ultimo atto delle celebrazioni religiose, con la funzione officiata dal vescovo Monsignor Luigi Negri.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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